Facebook Pixel
Milano 25-apr
0 0,00%
Nasdaq 25-apr
17.430,5 -0,55%
Dow Jones 25-apr
38.085,8 -0,98%
Londra 25-apr
8.078,86 +0,48%
Francoforte 25-apr
17.917,28 -0,95%

Inaugurazione Anno giudiziario: Giustizia al collasso. Davigo attacca Ministro Orlando

Il PG di Milano Roberto Alfonso fa esplicito riferimento all'infiltrazione di Cosa Nostra nei lavori Fiera Milano spa: "Fatto assai grave per la città"

Costume e società, Politica
Inaugurazione Anno giudiziario: Giustizia al collasso. Davigo attacca Ministro Orlando
(Teleborsa) -

Il grido d'allarme lanciato da Milano è serio, forte e inequivocabile: mancano magistrati e personale e se "la giustizia funziona male, si instaura un rapporto anomalo tra Stato e cittadini". Mentre il Procuratore Generale Roberto Alfonso chiede al Governo di riportare a 72 anni l'età pensionabile dei magistrati, il Presidente dell'Amni (Associazione Nazionale Magistrati) Piercamillo Davigo, sferra un attacco al Ministro della Giustizia Andrea Orlando, invitandolo a "non violare l'indipendenza della magistratura".

Orlando, nel suo intervento, aveva infatti pronunciato parole che proprio non erano piaciute a gran parte dei magistrati presenti: "C'è il rischio che singoli soggetti della giurisdizione reagiscano alle difficoltà ripiegando in una dimensione corporativa, tentando sì di salvaguardare le proprie ragioni, ma attraverso la delegittimazione di quelle degli altri, con la finale delegittimazione di tutto il sistema".

E Davigo, che nei giorni scorsi aveva disertato la cerimonia a Roma in Cassazione perché in polemica col Governo, replica di rimando, tra molti applausi: "Io certamente non voglio essere ricordato come il Presidente dell'Anm che ha abdicato sulla difesa dell'indipendenza della magistratura, signor Ministro spero che lei non voglia essere ricordato come quello che ha provato a violarla".

Il Ministro della Giustizia aveva sottolineato come "in questi anni da parte del Governo c'è stata un'ostinata ricerca del dialogo e del confronto, non sono vostro nemico". Ma Piercamillo Davigo precisa subito il proprio pensiero e le sue perplessità: "Quando sono in discussione principi non si media, con questi interventi il Governo decide chi fa il giudice: l'Anm ha deciso di non accettarlo. I magistrati prorogati sono di sicuro i migliori, ma se passa il principio che il Governo può scegliere in futuro potrebbe scegliere i peggiori".

Poi, a cerimonia conclusa, Orlando dice ancora la sua, con più che un pizzico di polemica: "Non credo che si stia attentando all'autonomia della magistratura perché si modifica l'età pensionabile. Altrimenti non mi spiego perché Anm non ha protestato quando abbiamo portato l'età da 70 a 75 anni. Se modificare età significa scegliersi i giudici vale sia tanto si abbassa sia quando si alza".

Ma era la relazione del Procuratore Generale di Milano, Roberto Alfonso, sullo stato della criminalità nell'area il punto più atteso. Prime tra tutte le infiltrazioni mafiose e la corruzione. Nella relazione, che traccia il bilancio dell'anno appena finito e getta le basi dell'azione per il 2017, il PG fa riferimento esplicito a una inchiesta che sta scuotendo il mondo politico e imprenditoriale milanese, quella su Fiera Spa: "Le infiltrazioni di una "organizzazione criminale", che avrebbe agito per "agevolare l'associazione mafiosa denominata Cosa Nostra nei lavori di Fiera Milano spa sono un fatto assai grave per la città di Milano".

"Le organizzazioni mafiose infiltrate in Lombardia - ha precisato il PG - hanno fatto ricorso all'attività corruttiva per condizionare atti comunali. E il metodo corruttivo non è una rinuncia al tradizionale metodo mafioso ma è una modalità più raffinata. Per contrastare il fenomeno della corruzione non può quindi bastare l'attività repressiva, ma occorre agire diffusamente sul piano culturale, per inculcare alle giovani generazioni il senso del rispetto della res pubblica".

L'attenzione del Procuratore Alfonso, si è poi soffermata appunto sull'accesso alla magistratura, sui giovani desiderosi di entrarvi che però di fatto ne sono impediti soprattutto a causa del lungo tempo occorrente. Sono in tanti coloro che non possono permettersi di stare a lungo senza guadagnare, osserva Roberto Alfonso, subito sottolineando come "il sistema vigente" escluda di fatto dalla magistratura "quei giovani che provengono da famiglie non abbienti che non possono permettersi di attendere in media cinque anni. Uno sbarramento che è servito soltanto ad allontanare dalla magistratura giovani brillanti che hanno preferito indirizzarsi verso altre professioni piuttosto che aspettare il concorso: una discriminazione dal punto di vista sociale ed economico".







Condividi
```