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Draghi ricorda che "l'Euro è irrevocabile" e smentisce manipolazioni dei cambi

Il numero uno della BCE conferma che la banca è pronta ad agire e che l'economia dell'Area Euro è migliorata. Protezionismo di Trump? Preoccupa l'Eurotower. Smentisce le accuse di manipolare i cambi e sullo Spread in salita glissa: "Non è nostro obiettivo".

Economia
Draghi ricorda che "l'Euro è irrevocabile" e smentisce manipolazioni dei cambi
(Teleborsa) - Il Presidente della BCE Mario Draghi torna con forza sull'importanza dell'unione monetaria, affermando che l'Unione Europea "non reggerà" senza l'Euro e che l'unione monetaria funzionerà "solo se disponiamo di istituzioni e politiche, a livello europeo e nazionale, che assicurino che funzioni per tutti".

E' questa la sintesi della relazione di Draghi dinanzi alla Commissione Affari economici dell'Europarlamento, cui ha ribadito che "l'euro è irrevocabile" in risposta anche alle forze centrifughe che rischiano di disgregare l'unione monetaria: dall'ipotesi di un'Europa a due velocità lanciata da Spagna e Portogallo al coro di no che arriva dall'Italia con il Movimento 5 Stelle e dalla Francia con la candidatura di Marine Le Pen.

Il numero uno dell'Eurotower ha anche sollecitato che si facciano sforzi per "rendere l'unione monetaria più solida e prospera", confermando un miglioramento delle condizioni economiche dell'Area Euro negli ultimi due anni e confermando che la BCE è pronta ad agire nel caso di un peggioramento della situazione mediante il programma di acquisti di titoli (QE) in ammontare o durata. Poi, ha parlato anche dell'esistenza di effetti "colllaterali" (inflazione Ndr), affermando che i benefici superano di gran lunga gli effetti collaterali e che questi "sono gestibili".

Draghi ha poi negato la tendenza a ricorrere a svalutazioni a ripetizione, dichiarando: "Non siamo dei manipolatori dei cambi"e così rispondendo anche alle accuse del Presidente USA Donald Trump.

Non poteva mancare un accenno anche al protezionismo di Trump, ma il numero uno della BCE dice che la banca centrale sta guardando con preoccupazione queste politiche e che l'Unione europea è stata creata sulle fondamenta del libero commercio.

Sugli Spread (differenziali fra tassi) Draghi minimizza, dichiarando "non abbiamo come obiettivo gli spread".

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