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Sostegno, cade un tabù: stessi diritti per alunni disabili di scuole paritarie e statali

Il TAR dell'Umbria ha emesso un provvedimento cautelare a favore di un allievo iscritto a un istituto non pubblico

Scuola
Sostegno, cade un tabù: stessi diritti per alunni disabili di scuole paritarie e statali
(Teleborsa) - Nella scuola italiana cade un altro tabù: gli alunni disabili o con problemi di apprendimento hanno i medesimi diritti dei compagni normodotati, anche quando sono iscritti nelle scuole paritarie. A riconoscerlo è stato il TAR dell'Umbria, con un provvedimento cautelare emesso a favore di un allievo iscritto a un istituto non pubblico.

Il giudice ha prescritto l'avvio di tutta la procedura prevista dall'attuale normativa, perché sia "propedeutica all'assegnazione dell'insegnante di sostegno secondo le modalità richieste (24 ore settimanali)", in modo da poter rispettare il diritto dell'alunno al completo monte ore con il docente specializzato da assegnare per la sua specifica situazione.

"E' una nuova grande vittoria per l'ANIEF che, ancora una volta, ha agito con estrema efficacia a tutela dei diritti degli alunni più deboli", spiega Marcello Pacifico, Presidente del giovane sindacato della scuola. "Spendersi, come facciamo noi, in favore del rispetto del corretto monte ore con il docente di sostegno da attribuire a ogni alunno, significa muoversi a tutela di quei fondamentali diritti all'istruzione e all'integrazione sanciti nella Carta costituzionale italiana",conclude Pacifico.








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