(Teleborsa) -
Bruxelles "prende atto dei casi di non ottemperanza menzionati nel rapporto annuale della BCE", pubblicato lunedì scorso in cui l'Eurotower ha denunciato "otto casi di non ottemperanza", delle banche italiane. Tra questi c'è anche la mancata consultazione da parte del
Ministero dell'economia e Finanze italiano sul
decreto salva risparmio da 20 mld che il Governo ha varato in seguito al fallimento dell'aumento di capitale di MPS.
La BCE ha rivelato che la mancata consultazione da parte del Governo si può configurare come una
violazione degli obblighi giuridici che i Governi hanno sulla base di quanto prevede il
Trattato UE. Preso atto di questo, la Commissione UE avrebbe ora il potere di lanciare una
procedura d'infrazione anche se non è obbligata a farlo.
Secondo quanto si apprende da Bruxelles
è improbabile che l'Esecutivo europeo usi questo suo potere discrezionale per sanzionare la sola violazione dell'obbligo di notifica alla BCE. Questa inadempienza, tuttavia, potrebbe diventare un elemento aggravante per un Paese che avesse altri problemi con il diritto comunitario.