(Teleborsa) -
Elezioni amministrative in 1004 Comuni d'Italia, di cui 160 superiori ai 15.000 abitanti nei quali è possibile il successivo ballottaggio, con 9.172.026 milioni di cittadini che hanno diritto al voto per il rinnovo di sindaci e consigli comunali. Urne aperte per una sola giornata, dalle 7,00 alle 23,00 di domenica 11 giugno. Le sezioni sono 10.822.
Eventuale turno di
ballottaggio il 25 giugno per quei comuni superiori ai 15 mila abitanti in cui uno dei candidati sindaco non abbia raggiunto e superato anche per un solo voto il 50% dei consensi.
Si vota anche in 25 capoluoghi di provincia, tra cui 4 di regione:
Alessandria, Asti, Belluno, Catanzaro, Como, Cuneo, Frosinone, Genova, Gorizia, L'Aquila, La Spezia, Lecce, Lodi, Lucca, Monza e Brianza, Oristano, Padova, Palermo, Parma, Piacenza, Pistoia, Rieti, Taranto, Trapani, Verona. La maggiore incognita è al momento l'affluenza al voto, soprattutto in considerazione della tornata elettorale dello scorso anno.
Alle amministrative 2016 si registrò il 62,14% di elettori, ben il 5% in meno delle precedenti elezioni. Stavolta un vero banco di prova per
il centrosinistra che, tra l'altro, è alle prese per la conferma di ben 15 cariche uscenti da sindaco, con alcuni candidati, come Marco Doria a Genova, che non si è ripresentato, e Leoluca Orlando che invece corre di nuovo per esser confermato primo cittadino di
Palermo.
Stesso tentativo a Parma per
Federico Pizzarotti che, eletto nel 2012 nelle fila del
Movimento 5 Stelle, stavolta ha cambiato casacca
correndo da indipendente, con l'appoggio di parte della Sinistra italiana e d quel che resta dei radicali.
Il centrodestra vede da parte sua in campo
6 sindaci in cerca di riconferma, tra cui Sergio Abramo a Catanzaro, mentre a Verona Flavio Tosi dopo 10 anni da primo cittadino deve giocoforza lasciare, ma passando il testimone alla compagna
senatore Patrizia Bisinella, candidata sotto il simbolo del "Fare".