(Teleborsa) -
Il fisco non è stato affatto vicino al cittadino in questi anni. La maggiore pressione fiscale tra il 2011 e il 2014 ha determinato un incremento del tasso di evasione fiscale, mentre le risorse in campo per la crescita appaiono ancora insufficienti.
Questo è quanto risulta da un'inchiesta di
Confcommercio, secondo cui la crescita dell'evasione (+5,3%) sarebbe da attribuire interamente alla maggiore pressione fiscale locale (vicina al 30%). Tassazione che deve essere ridotta anche per il
ministro Padoan, intervenuto al convegno di presentazione.
Analizzando poi i dati della Legge di Bilancio 2018, l'Ufficio Studi stima che il governo dovrà reperire 8 miliardi aggiuntivi. Tra impieghi per disattivare le clausole di salvaguardia, le misure per i giovani e contro la povertà servono 23,5 miliardi; mentre le risorse individuate ammontano solo a 15,5.
Se tutte le Regioni italiane si comportassero come il Trentino - osserva il rapporto - si potrebbero recuperare 42,8 miliardi da emersione ed evasione fiscale nel medio periodo, con
un calo dell'economia sommersa dal 13% al 7,7% del PIL (2014), e della pressione fiscale legale dal 49,8% al 46,9%.