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Piazza Affari fa meglio del resto d'Europa

Seduta positiva per il listino milanese, che porta a casa un guadagno dello 0,97% sul FTSE MIB

Commento, Finanza
Piazza Affari fa meglio del resto d'Europa
(Teleborsa) - Giornata positiva per Piazza Affari, che fa meglio della buona performance degli euro listini sull'allentamento delle tensioni in Catalogna e a seguito del rally messo a segno dall'Asia, che sta viaggiando sui massimi da dieci anni. In particolare Tokyo, dove l'indice Nikkei ha aggiornato il top di 21 anni.

Di grande aiuto anche l'intervento del Fondo Monetario Internazionale, che ieri ha alzato le stime di crescita dell'economia globale. Oggi il Governo tedesco si è allineato all'FMI alzando le stime sul PIL domestico.

Leggera crescita dell'Euro / Dollaro USA, che sale a quota 1,184. L'Oro mantiene la posizione sostanzialmente stabile su 1.287,4 dollari l'oncia. Sessione debole per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che scambia con un calo dello 0,41%.

Lo Spread tra il rendimento del BTP e quello del Bund tedesco si riduce, attestandosi a 170 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 2,16%.

Tra gli indici di Eurolandia piatta Francoforte, senza spunti Londra, ferma Parigi.

Seduta positiva per il listino milanese, che porta a casa un guadagno dello 0,97% sul FTSE MIB; il FTSE Italia All-Share guadagna lo 0,95% rispetto alla seduta precedente, chiudendo a 24.919 punti. Buona la prestazione del FTSE Italia Mid Cap (+0,8%), come il FTSE Italia Star (0,6%).

Nella Borsa di Milano risulta che il controvalore degli scambi nella seduta odierna è stato pari a 2,7 miliardi di euro, in aumento rispetto agli 2,47 miliardi della seduta precedente; mentre i contratti si sono attestati a 286.653, rispetto ai 272.331 precedenti.

Tra i 226 titoli scambiati sul listino milanese, 141 azioni hanno chiuso la seduta odierna in rialzo, mentre 76 hanno portato a casa una flessione. Poco variate le restanti 9 azioni.

Risultato positivo a Piazza Affari per i settori Telecomunicazioni (+1,96%), Costruzioni (+1,82%) e Utility (+1,48%). Tra i più negativi della lista di Milano, troviamo i comparti Chimico (-1,74%) e Materie prime (-1,51%).

Tra i best performers di Milano, in evidenza le banche dopo le recenti perdite sui timori per le regole BCE sugli NPL. Bene Banco BPM (+4,80%), UBI Banca (+3,90%), BPER (+3,49%) e Unipol (+3,00%). Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Saipem, che ha terminato le contrattazioni con un -3,62% su prese di profitto e su un downgrade. Soffre Tenaris, che evidenzia una perdita dell'1,54%. Si muove sotto la parità Azimut, evidenziando un decremento dello 0,72% nonostante i dati positivi sulla raccolta a settembre. Contrazione moderata per Leonardo, che soffre un calo dello 0,58%.

In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, Astaldi (+5,02%), Juventus (+4,59%), Cattolica Assicurazioni (+4,22%) e De'Longhi (+3,38%). Le peggiori performance, invece, si sono registrate su El.En -1,56%. Preda dei venditori Mutuionline, con un decremento dell'1,34%. Si concentrano le vendite su Parmalat, che soffre un calo dell'1,27%. Vendite su Zignago Vetro, che registra un ribasso dell'1,24%.
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