(Teleborsa) - "Ogni
Paese deve poter rispondere come
necessario alla crisi". A dirlo la Presidente della Banca Centrale Europea
Christine Lagarde nel corso del suo intervento alla conferenza
The State of The Union, quest'anno, a causa dell'emergenza sanitaria in corso, in edizione online. "Nel
nostro scenario medio che prevede un calo del
PIL dell'8% - ha detto - il fabbisogno di finanziamento pubblico aggiuntivo nell'area dell'euro quest'anno derivante dalla recessione e dalle misure fiscali richieste per contrastare la crisi potrebbe superare il 10% del PIL dell'area dell'euro. Ciò porterebbe all'emissione aggiuntiva di debito a causa della pandemia fra
1000 e 1500 miliardi di euro nel solo 2020". Per l'Europa
"è altamente desiderabile" una risposta di
bilancio comune. Aggiunge
Lagarde: "Come
Unione dobbiamo essere preparati per
questo futuro. Poichè nessuno è responsabile di questa crisi, dobbiamo garantire che non ci siano vincoli indebiti a limitare le nostre risposte politiche. Non tutti i Paesi devono reagire allo stesso modo ma ognuno deve essere in grado di
rispondere come necessario. Altrimenti, rischiamo di allargare le
asimmetrie e di uscire da questa crisi con una maggiore
divergenza economica".Non si spengono intanto le
polemiche dopo la sentenza della
Corte tedesca con la Lagarde che proprio nelle scorse ore ha risposto indirettamente ai giudici di Karlsruhe. "La
BCE - ha ribadito
- farà la sua parte nell'ambito del suo mandato: faremo tutto il necessario per sostenere la ripresa e
restiamo imperterriti nel perseguire il nostro obiettivo di stabilità dei prezzi". Poi un messaggio per ristabilire il perimetro delle competenze: “
Siamo un’istituzione europea con competenze
sull’Eurozona. Rendiamo conto al
Parlamento europeo e ricadiamo sotto la giurisdizione della
Corte di giustizia europea".