(Teleborsa) - La borsa di
Milano si muove con debolezza, in scia alle altre Borse di Eurolandia. Sul sentiment degli investitori tornano per il continuo aumento di casi di coronavirus nel mondo. Il
Giappone si appresta a varare nuove misure restrittive, mentre
nel Regno Unito il premier Boris Johnson ha annunciato il terzo lockdown nazionale effettivo dalla giornata odierna.
Sul mercato valutario, leggera crescita dell'
Euro / Dollaro USA, che sale a quota 1,228. Sostanzialmente stabile l'
oro, che continua la sessione sui livelli della vigilia a quota 1.945,1 dollari l'oncia. Seduta in lieve rialzo per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che avanza a 47,75 dollari per barile.
Sulla parità lo
spread, che rimane a quota +113 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona allo 0,53%.
Tra le principali Borse europee piccola perdita per
Francoforte, che scambia con un -0,43%, resta vicino alla parità
Londra (+0,16%). Tentenna
Parigi, che cede lo 0,47%. Si muove in frazionale ribasso Piazza Affari, con il
FTSE MIB che sta lasciando sul parterre lo 0,53%; sulla stessa linea, cede alle vendite il
FTSE Italia All-Share, che retrocede a 24.179 punti.
Tecnologia (+1,15%),
viaggi e intrattenimento (+0,81%) e
petrolio (+0,48%) in buona luce sul listino milanese.
Nella parte bassa della classifica del listino azionario italiano, sensibili ribassi si manifestano nei comparti
costruzioni (-2,08%),
utility (-1,23%) e
alimentare (-1,04%).
In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo
STMicroelectronics (+1,45%),
Saipem (+1,17%),
ENI (+1,12%) e
BPER (+0,92%).
I più forti ribassi, invece, si verificano su
Hera, che continua la seduta con -2,36%.
Lettera su
Pirelli, che registra un importante calo del 2,16%.
Seduta negativa per
Inwit, che mostra una perdita dell'1,74%.
Sotto pressione
Buzzi Unicem, che accusa un calo dell'1,56%.
In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano,
Garofalo Health Care (+2,95%),
Mutuionline (+2,55%),
Banca MPS (+1,84%) e
Autogrill (+1,52%).
Le peggiori performance, invece, si registrano su
Carel Industries, che ottiene -5,80%.
Affonda
Falck Renewables, con un ribasso del 3,33%.
Crolla
ASTM, con una flessione del 2,61%.
Vendite a piene mani su
FILA, che soffre un decremento del 2,46%.