(Teleborsa) - Sono
1968 i nuovi casi di Coronavirus registrati in Italia, a fronte di poco più di
97 mila tamponi, tra antigenici e molecolari con il tasso di positività che sale al
2%. 59 le vittime. Questi i numeri del bollettino di oggi, giovedì 3 giugno diffuso dal Ministero della Salute.
"Le
cose vanno meglio" in Italia sul fronte Covid "grazie alla
campagna di vaccinazioni e alle misure che abbiamo avuto in questi mesi", ora occorre "proseguire in un percorso di gradualità, perché è giusto riaprire ma passo dopo passo" visto che "un passo troppo lungo ci potrebbe far pagare un prezzo". Lo ha detto il ministro della Sanità,
Roberto Speranza, interpellato a margine del G7 di Oxford sull'alleggerimento delle regole
sui tavoli nei ristoranti. "Bisogna sempre distinguere
l'aperto dal chiuso - ha aggiunto - perché al chiuso ci sono molti più rischi. Siamo sulla strada giusta
, dobbiamo insistere su questa strada".Intanto, a ieri,
2 giugno, il 40,3% della popolazione ha ricevuto almeno una dose di vaccino (23,8 milioni) e il 20,7% ha completato il ciclo vaccinale (12,3 milioni). Ma,
"mentre iniziano a salire le coperture nelle fasce d'età 50-59 e 40-49 anni, ci sono ancora oltre 3,3 milioni di over 60 ad elevato rischio di ospedalizzazione e decesso che non hanno ricevuto nemmeno la prima dose di vaccino".
Inoltre, "nonostante l'incremento di consegne nell'ultima settimana, per rispettare le forniture previste dal Piano e entro fine giugno mancano ancora 36,3 milioni di dosi, un numero di consegne non realistico". A sottolinearlo è il nuovo monitoraggio indipendente della
Fondazione Gimbe, relativo alla settimana 26 maggio-1 giugno, che precisa anche come "il mancato decollo delle consegne condiziona il numero di somministrazioni"