Facebook Pixel
Milano 12:17
34.226,92 -0,13%
Nasdaq 24-apr
17.526,8 0,00%
Dow Jones 24-apr
38.460,92 -0,11%
Londra 12:17
8.088,1 +0,59%
Francoforte 12:17
17.971,32 -0,65%

Ristoranti zona bianca: sei persone per tavoli al chiuso, no limiti all'aperto

Intesa Governo-Regioni

Economia
Ristoranti zona bianca: sei persone per tavoli al chiuso, no limiti all'aperto
(Teleborsa) - Alla fine la spuntano le Regioni che trovano l'intesa con il Governo sulla proposta della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome di far decadere i limiti all'aperto per le attività di ristorazione e di estendere - in via temporanea e per farlo decadere dopo due settimane - il tetto massimo al chiuso da 4 a 6 o 8 persone per tavolo.


Non solo. Il Presidente Fedriga avrebbe inoltre rilanciato sull'opportunità di valutare l'abolizione di limiti all'aperto anche per le zone gialle e, a tal proposito, si sarebbe impegnato a coinvolgere il tavolo tecnico nazionale.

Candidatura o prenotazione della seconda dose presso la regione di soggiorno - purché quest'ultimo sia di lunga durata - vaccinazione in farmacie o hub e, infine, rilascio del certificato di avvenuta somministrazione del richiamo con la trascrizione all'anagrafe vaccinale nella regione di residenza. E' quanto prevede un documento stilato dalla Commissione Salute delle Regioni, che sarà presentato oggi al Governo, sul del vaccino per i turisti. A valutare l'idoneità delle candidature sarebbero comunque le Regioni di soggiorno, per poi fornire data e luogo via sms, garantendo però la disponibilità del tipo di vaccino richiesto.

Ma all'ordine del giorno restano, per la zona bianca, altre questioni da risolvere: "adesso bisogna affrontare il tema delle discoteche", annuncia il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, per il quale in questi luoghi bisogna annullare il divieto di distanziamento, tracciare chi entra e concedere "la possibilità di ballare".

Il pacchetto di nuove indicazioni arriva, parallelamente, nel primo giorno della campagna vaccinale di massa, estesa a tutta la popolazione fino ai 12enni, per i quali si potrà ora già prenotare l'iniezione dal pediatra o negli hub. Partono anche le quasi mille aziende che avevano chiesto di poter gestire le somministrazioni per i propri dipendenti.

Intanto, l'Inail avverte: "ci sono 6,8 milioni di lavoratori a rischio a cui dare priorità".
Condividi
```