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Bussola Mutui CRIF: l’aumento tassi continua a frenare privati e famiglie

Per le comparvendite con -16% è il peggior risultato dai tempi della pandemia

Economia
Bussola Mutui CRIF: l’aumento tassi continua a frenare privati e famiglie
(Teleborsa) - "La contrazione del numero di compravendite immobiliari, -16% nel secondo trimestre 2023, abbinata a un minor ricorso al mutuo per l’acquisto della propria casa da parte di privati e famiglie, -20% nel secondo trimestre 2023, frenano in maniera decisa le erogazioni di nuovi mutui: -33,3% nel secondo trimestre 2023 e -29,9% nel primo semestre dell’anno. Nel corso del terzo trimestre 2023 la crescita degli indici di riferimento Euribor avviatasi a inizio 2022 è affiancata a un incremento importante degli indici IRS, aumento che riduce l’interesse per i mutui surroga che nel terzo trimestre arrivano a spiegare il 27% delle richieste sul canale online contro un 36% del primo trimestre". È quanto emerge dalla Bussola Mutui CRIF - MutuiSupermarket.it aggiornata al terzo trimestre 2023.


Anche nel corso del terzo trimestre 2023, l’indice Euribor 3 mesi cresce in maniera decisa, passando da un valore medio del 3,54% del mese di giugno a un 3,88% medio del mese di settembre. Parallelamente, l’indice IRS a 20 anni sullo stesso periodo cresce da un valore medio del 2,90% a uno del 3,19% accelerando ulteriormente la crescita a valle all’aumento del costo del denaro deciso dalla BCE a settembre e raggiungendo valori a metà ottobre superiori al 3,4%.

Nonostante gli aumenti registrati degli indici IRS, i mutui a tasso fisso continuano ad avere tassi inferiori rispetto agli omologhi mutui a tasso variabile. Ciò contribuisce a confermare anche nel terzo trimestre 2023 l’integrale polarizzazione della domanda di nuovi mutui sulla scelta del mutuo a tasso fisso che continua a spiegare circa il 96% delle preferenze dei consumatori, coerentemente con quanto già osservato nei primi due trimestri dell’anno.

Entrando nel dettaglio, l’aumento di popolarità registrato per i mutui a tasso fisso nel corso degli ultimi trimestri è determinato da nuove offerte mutuo che presentano tassi fissi maggiormente vantaggiosi rispetto a omologhi mutui a tasso variabile, di quasi uno 0,9% - 1% per le diverse durate proposte dai 10 ai 30 anni.

Il forte aumento dell’Euribor a 3 mesi – aumento pari a un 4,44% sul periodo gennaio 2022 - settembre 2023 – ha generato nel corso dei trimestri un importante aumento dell’importo della rata per i sottoscrittori di mutui a tasso variabile. Il progressivo caro rata ha contribuito dal terzo trimestre 2022 alla decisa ripresa della domanda di mutuo con finalità surroga. Domanda che ha subito una ulteriore frenata nel terzo trimestre 2023, arrivando a spiegare un 27% del totale richieste sul canale on line rispetto a un 32% registrato nel secondo trimestre 2023 e un 36% nel primo trimestre 2023. In caso di ulteriori aumenti decisi dalla BCE sui prossimi mesi, non si può a ogni modo escludere una ripresa della domanda di surroga, trainata da mutuatari con contratti a tasso variabile che desiderano mettersi al riparo da nuovi aumenti della rata ricorrendo a convenienti soluzioni di mutuo a tasso fisso.

Per quanto riguarda le compravendite, queste scendono a -16% rispetto al corrispondente trimestre 2022, segnando il peggior risultato registrato dal secondo trimestre 2020, quando il paese era fermo per il lock-down a causa dello scoppio della pandemia di covid-19.


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