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Nuove tecnologie nell’industria artistica globale: Federico Solmi in Italia con SOLMI - Ship of Fools

L’Italia (ri)scopre Federico Solmi e il potere dirompente della Media Art: così arte e scienza dialogano in armonia

Cultura, Economia
Nuove tecnologie nell’industria artistica globale: Federico Solmi in Italia con SOLMI - Ship of Fools
(Teleborsa) - Mix di linguaggi, uso di tecnologie avanzate e visione dissacrante della realtà: Federico Solmi, pioniere della Media Art, torna in Italia con "SOLMI - Ship of Fools". La personale dell’artista, curata da Dorothy Kosinski e co-curata da Renato Miracco, realizzata in partnership con Var Digital Art by Var Group, il contributo della Thoma Foundation (Chicago - Santa Fe) e il supporto della Phillips Collection di Washington DC, sarà esposta nel seicentesco Palazzo Donà dalle Rose di Venezia dal 18 aprile al 28 luglio 2024.

Indubbiamente segna un ritorno di eccellenza di un artista affermato oltreoceano come Solmi le cui opere satiriche, coloratissime e distopiche sono state proiettate sui billboard di Times Square nel 2019 e che già 10 anni prima è stato premiato dalla Fondazione Guggenheim di New York con la John Simon Guggenheim Memorial Fellowship nella categoria Video & Audio.

Immersività, inclusività e democratizzazione dell’esperienza artistica sono alla base delle più avanguardistiche modalità espressive degli artisti contemporanei che sperimentano con nuove forme narrative (ma anche spaziali) regalando agli utenti un livello di interattività pressoché completo con il contesto in cui sono collocate le opere.

Mai come ora, dunque, il medium con cui l’artista si esprime rappresenta un valore aggiunto cruciale all’opera d’arte stessa. E Federico Solmi lo sa bene: volato negli Stati Uniti 25 anni fa alla ricerca di una sua dimensione artistica e di una libertà espressiva che ha trovato nel connubio di linguaggi diversissimi tra loro, figura infatti tra i primi a esplorare e ridisegnare il confine tra fisico e digitale.

Accostando opere video, dipinti, sculture in ceramica, realtà virtuale, ologrammi e lavori monumentali, il grande sperimentatore originario di Bologna, visiting professor presso la celeberrima Yale University, torna in patria con la sua arte fatta di impulsi e desideri, delusioni e critica sociale, il tutto condito da black humor, senso del grottesco e volontà di sovvertire lo status quo.

In questo contesto di sperimentazione, combinazione di tecniche e espressioni, diffusione delle più avanzate tecnologie in grado di abbattere e ultime frontiere dell’arte tradizionale come la conosciamo, Solmi dà nuova linfa alla New Media Art, grazie agli enormi progressi tecnico-scientifici di cui l’arte si ciba oramai quotidianamente.

Basti pensare all’uso sempre più massiccio e creativo di VR (virtual reality) e AR (augmented reality) che sfidano i confini tra realtà e immaginazione, tra concretezza e simulazione e tra artista e pubblico. Questa vera e propria rivoluzione digitale ci porta a ripensare e ridefinire la nostra percezione dell’opera, della sua realizzazione e della fruizione in modo radicale e l’Italia – con la mostra "SOLMI – Ships of Fools" – ha una grande opportunità per recuperare il gap con altri paesi in fatto di arte digitale.

Arte digitale che diventa sempre più interessante per investitori e mercanti, come emerge dal rapporto di Art Basel | UBS, The Art Market 2023, curato dalla fondatrice di Arts Economics Clare McAndrew.

Bisogna sottolineare che il mercato globale dell'arte ha saputo dimostrare una notevole resilienza e crescita, superando persino i livelli pre-pandemici tanto che il fatturato delle vendite di opere d'arte è aumentato del +3% nel 2022, raggiungendo la cifra di 67,8 miliardi di dollari.

Dal punto di vista geografico, gli Stati Uniti (che hanno accolto Solmi e la sua visionaria arte già dal 1999) mantengono la loro posizione predominante, rappresentando ben il 45% del mercato globale, seguiti dal Regno Unito (18%) e dalla Cina (17%). Il motore trainante di questo fenomenale commercio artistico continua ad essere la fascia alta del mercato, con le gallerie che registrano una crescita del +7% e un fatturato annuo di 37,2 miliardi di dollari.

"SOLMI – Ship of Fools" è accompagnata da un catalogo edito da Gangemi Editore in lingua inglese con una completa storiografia dei suoi lavori. Il progetto è guidato dalle intuizioni curatoriali degli storici dell’arte Dorothy Kosinski, Direttore Emerito della Phillips Collection, e di Renato Miracco. Oltre agli scritti di Kosinski e Miracco, i contributi in catalogo di Larry Ossei-Mensah, Serena Tabacchi e Davide Sarchioni esplorano il rapporto e impatto della tecnologia con l’arte contemporanea. La mostra è realizzata in partnership con Var Digital Art by Var Group, che è attivamente impegnata nella promozione del rapporto tra arte e impresa attraverso le tecnologie digitali. La Carl & Marilynn Thoma Foundation ha generosamente contribuito alla costruzione di questo progetto, mentre il supporto museale proviene dalla Phillips Collection, avamposto dell’arte contemporanea negli Stati Uniti, dove Federico Solmi è presente con diverse opere nella collezione. La strategia di comunicazione della mostra è affidata a HF4 di Marco del Bene.

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