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Bce, Schnabel: "Appropriato taglio tassi a giugno, non oltre"

L'economista tedesca: "Effetti inflazione più duraturi del previsto, serve tempo"

Economia
Bce, Schnabel: "Appropriato taglio tassi a giugno, non oltre"
(Teleborsa) - "In base ai dati in arrivo e alle nuove proiezioni dello staff dell'Eurosistema, un taglio dei tassi a giugno potrebbe essere appropriato. Ma il percorso oltre giugno è molto più incerto. I dati recenti hanno confermato che l'ultimo miglio della disinflazione è il più difficile". È quanto ha dichiarato Isabel Schnabel, componente del comitato esecutivo della Bce, in una intervista al quotidiano giapponese Nikkei. "Sulla base dei dati attuali, un taglio dei tassi a luglio non sembra giustificato – ha proseguito l'economista tedesca –. Dovremmo seguire un approccio cauto. Dopo tanti anni di inflazione molto elevata e con i rischi di inflazione ancora inclinati verso l'alto, un'anticipazione del processo di allentamento comporterebbe il rischio di un allentamento prematuro".

Per Schnabel i rischi di inflazione restano "orientati al rialzo" e alla luce dell'"incertezza molto elevata" che perdura "dovremmo concederci tempo sufficiente per vedere cosa sta succedendo" e se l'inflazione si stabilizza attorno all'obiettivo del 2%. Un cambiamento di tale obiettivo, secondo Schnabel, "non sarebbe appropriato. Alzare l'obiettivo – ha spiegato – potrebbe danneggiare la credibilità delle banche centrali, soprattutto dopo un periodo così lungo di inflazione troppo elevata. Inoltre, se è vero che il tasso di interesse naturale potrebbe essere salito, l'argomentazione principale a favore dell'innalzamento del target di inflazione, che è quello di aumentare la distanza dal limite inferiore effettivo, è meno pertinente. Infine, l'esperienza recente ha dimostrato quanto siano grandi i costi di un'inflazione elevata, e ciò si è sentito ampiamente in tutta l'economia. Pertanto, una modifica dell'obiettivo di inflazione incontrerebbe probabilmente una forte opposizione da parte del grande pubblico, il che potrebbe anche minare la fiducia nelle nostre politiche".















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