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Cosa rispondo alla Germania

Alcune osservazioni sull'intervento del direttore del Die Welt.

Nei gloriosi trent'anni (1945-75), le società europee avanzate costruirono in un modo o nell'altro quello che viene ora definito il modello sociale europeo o l'economia sociale di mercato. Si tratta di un modello, nato e cresciuto in Germania, ora scritto nella Costituzione europea e che va salvaguardato a tutti i costi. Ricordo che il miracolo economico tedesco è dovuto più alla "generosità americana" che alle virtù tedesche. All'indomani della fine della II Guerra mondiale, la Germania era rasa al suolo e, paradossalmente, per via dello scoppio della Guerra Fredda, i maggiori benefici del Piano Marshall andarono proprio ai tedeschi che ebbero tutto l'apparato industriale ricostruito ex novo con tecnologie più avanzate. Per oltre 30 anni sino al crollo del Muro di Berlino, la Germania fu considerata un gigante economico ed un nano politico perché divisa in due e sotto protezione della NATO e degli americani. Lo sviluppo economico della Germania ha certo a che fare con la laboriosità tedesca, ma ben poco con le virtù del mercato anche perché, come detto, è stata proprio la Germania a teorizzare e applicare correttamente l'economia sociale di mercato.

Parallelamente, il miracolo italiano sino al 1971 non fu frutto di politiche keynesiane sconsiderate, ma soprattutto frutto delle virtù italiane. Con il crollo del Muro di Berlino (1989) e l'implosione dell'Unione Sovietica (1991) la Germania ha saputo ritrovare l'Unità grazie anche all'appoggio dei principali Paesi europei e dell'America. Insieme alla Francia sì è atteggiata a locomotiva di tutto il convoglio europeo. Recentemente, questa funzione si è appannata per responsabilità anche della Merkel . E' un fatto ed è sintomatico che lo stesso signor Schmid dica che il "processo non dovrebbe andare nella direzione di uno Stato federale o degli Stati Uniti d'Europa". E dove potrebbe andare diversamente? La creazione dell'euro potrebbe portarci indietro verso una Confederazione o un semplice mercato comune? La Germania pensa di poter rinunciare per sempre ad un sistema di difesa europeo e rimanere per sempre sotto il comodo ombrello della NATO? Il signor Schmid accenna al fatto che non c'è un demos europeo ed una opinione pubblica comune. Certo è un problema, ma non spiega come sia possibile arrivare fin qui senza questi due elementi. Non si rende conto che lo Stato nazionale di stampo ottocentesco è ormai superato e sepolto perché troppo piccolo per occuparsi della globalizzazione. Nessun paese membro si può salvare da solo e la stessa Germania potrebbe essere attaccata dalla speculazione e ritrovarsi sola in un deserto di macerie.
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