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Gli equivoci sulla funzione di stabilizzazione a livello europeo

Le funzioni del bilancio pubblico? Allocazione, stabilizzazione e redistribuzione.

La domanda che mi pongo ora è come sta reagendo l’Unione europea a questi problemi nel mezzo di una crisi tanto grave?
Con l’accentramento in parte significativa contraddicendo la natura federale dell’Unione.
L’avere imposto a tutti i paesi dell’eurozona di assumere come vincolo costituzionale il pareggio di bilancio e poi un patto di bilancio in forma di Trattato intergovernativo senza avere al centro una vera e propria autorità di politica economica. Questo consente alla troika controlli sulla gestione di bilancio dei Paesi membri mentre riduce al minimo la loro capacità di manovra.
Crea uno squilibrio istituzionale pazzesco con seri problemi di legittimazione democratica.
Infatti, il problema vero è il coordinamento delle politiche economiche che non ha mai funzionato bene a livello internazionale e non funzionerà a livello UE se al centro non c’è una vera autorità di politica economica e finanziaria.
Il Consiglio europeo che condivide con il Parlamento europeo la funzione legislativa e con la Commissione la funzione esecutiva è un ircocervo.

Secondo me, almeno in via transitoria, occorre puntare sul rafforzamento dei poteri della Commissione con adeguamento consistente delle risorse del bilancio comunitario.
Questo deve avere una massa critica tale da potere esercitare effetti significativi almeno su 1-2 paesi di un certo peso come l’Italia e la Spagna sommati.
Tale massa critica da alcuni è stimata in un bilancio pari al 5% del PIL europeo.
Premi e sanzioni non funzionano.
In tempi di crisi grave, alcuni si limitano a dire che l’euro è nato male e la BCE non ha tutti i poteri di una banca centrale ma non spiegano perché per 8-9 il sistema ha funzionato.
La verità è che, in situazioni di emergenza, non bastano gli strumenti ordinari. Servono anche misure straordinarie. Quello che invece la nostra classe politica “europea” di corta veduta sta facendo è privarsi degli strumenti ordinari polifunzionali e creare strumenti straordinari monofunzionali del tutto inadeguati e sotto-finanziati.
In questo modo, l’Unione non va nessuna parte e molte banche europee rischiano di saltare sul serio.

Ma forse è un fallimento come quello di Lehman Brothers (16-09-2008) che serve per potere accelerare il processo decisionale circa la costruzione dell’ Unione bancaria.
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