Tutto sarà facile, anche per chi investe, per questo e forse per il prossimo anno. Poi diventerà progressivamente più difficile. I bond produrranno ritorni reali negativi, le borse produrranno una volatilità elevata. Anche il ciclo economico, da un certo punto in avanti, diventerà più irregolare e se si sbaglierà qualche manovra ci saranno conseguenze.
L'euro nei prossimi mesi sarà più debole, ma non di molto. I mercati, e dietro di loro l'America, continueranno a premere per un Qe europeo in piena regola. Solo allora accetteranno davvero un euro a 1.30.
Le borse hanno iniziato la fase di vendita sulla notizia con l'idea che fino alla fine dell'anno, in Europa, non avremo altre sorprese. Chi aveva comprato in attesa di Draghi ora può vendere qualcosa. Chi non l'ha fatto farà bene ad approfittare di eventuali fasi di debolezza, con l'avvertenza che, se verranno, non saranno né lunghe né profonde.
(Nella foto: Liquidità abbondante. New York a metà millennio)
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