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Piccoli indiani

Dieci sciagure incombenti, alla fine nessuna

Il quinto piccolo indiano, un'ondata di chiusure forzate di fondi high yield, è stato previsto un mese fa da Jeffrey Gundlach, un gestore molto brillante e molto seguito. Non comprate bond ad alto rendimento, aveva detto, anche se il debitore dovesse apparire in grado di pagare. La crisi di liquidità che coinvolgerà in rapida sequenza i fondi dedicati al settore li costringerà a far fronte ai riscatti vendendo tutto, con effetti a valanga su tutto il comparto.

Al 18 febbraio non risultano però nuove chiusure forzate dopo quelle, isolate e circoscritte, che si erano viste all'inizio di gennaio.

Sesto piccolo indiano sembravano essere gli utili, previsti in contrazione in America per effetto del dollaro forte e della crisi del comparto petrolifero e in Europa per effetto della crisi cinese.

Ten Little Indians, il film del 1965Senza essere per nulla spettacolari, gli utili si sono però rivelati stabili sia in America sia in Europa. I mercati, nel loro desiderio di farsi del male, hanno allora diretto lo sguardo alle previsioni di medio termine comunicate dalle società. Previsioni prudenti visto il clima generale e considerato che i manager che si sono mostrati ottimisti sono stati immediatamente presi per matti e quindi comunque puniti da quotazioni in discesa.

Il settimo arrivato sull'isola, le banche, ha creato nei mercati una situazione di vera e propria psicosi. L'incendio è divampato senza cause che non fossero note da mesi, se non da anni. La cosa che stupisce di più è che il contagio sia arrivato alle banche americane, certamente non redditizie come una volta, ma sicuramente solide. Ci si è dovuti inventare un'esposizione delle banche al settore petrolifero di gran lunga superiore a quella reale, che è modesta.

Nonostante la psicosi, però, non ci sono state le paventate file agli sportelli per prelevare né salvataggi interni dopo quelli che hanno coinvolto quattro piccole banche italiane e il Novo Banco portoghese. Draghi e Schauble, dal canto loro, hanno escluso che le banche chiacchierate abbiano davvero bisogno di aumenti di capitale.

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