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Alternative

Oro d’oriente, bitcoin d'occidente


Qualcosa di simile, almeno in apparenza, accade al nuovo oro d'occidente, il bitcoin. Qui, a fronte di un'offerta finita e di un mining sempre più difficile e costoso, sta una domanda stimolata dalla facilità di acquisto prodotta dai nuovi Etf appena lanciati dalle grandi case e dalla legittimazione dello strumento che queste offrono. Se prima occorreva un quarto d'ora per portare a termine uno scambio, oggi, con gli Etf, si è arrivati a 33 scambi al secondo, più degli scambi di Etf sul Nasdaq o sull'SP. Se prima si poteva pensare che i governi avrebbero prima o poi dichiarato illegali le criptovalute ora, con i grandi fondi impegnati direttamente, questo diventa sempre meno probabile.

Nasdaq e bitcoin condividono la stessa base demografica e infatti salgono e scendono insieme in funzione della sua propensione al rischio. Chi è lungo di Nasdaq, dunque, con il bitcoin diversifica, ma non si copre.

L'accelerazione contemporanea di borse, oro e criptovalute e il recupero, lento ma costante, delle principali materie prime confermano l'ipotesi che la politica monetaria globale non è restrittiva come appare. I tassi verranno tagliati, ormai è stato promesso e Powell lo ha ribadito al Congresso, e si partirà comunque in giugno. Il ritmo dei tagli non sarà però necessariamente regolare. Ci siamo abituati, nei tre decenni passati, a cicli di rialzi e di ribassi dei tassi a raffica. Questa volta potremmo invece vedere anche pause più o meno lunge tra un taglio e l'altro. Con una buona crescita globale (confermata dall'obiettivo cinese di un'espansione del 5 per cento per il 2024) il rischio di una ripresa dell'inflazione rimarrà strutturale e indurrà le banche centrali alla prudenza.

L'Europa seguirà la Fed e taglierà in giugno. Con i tagli ormai promessi, se l'inflazione sarà di nuovo superiore alle attese le tensioni si scaricheranno sui bond lunghi. Per questo continuiamo a preferire le scadenze brevi-medie.

L'azionario, dal canto suo, ha ancora voglia e forza per salire, ma con i Magnifici Sette ora ridotti a Quattro, il rialzo dovrà ora distribuirsi anche sul resto del listino.
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