UBS

Piccolo passo in avanti per UBS, che porta a casa un timido +0,68%. L'esordio è stato molto positivo per il titolo che ha avviato la seduta a 50,57 Euro collocandosi oltre il livello migliore del 24 maggio, conservato lungo tutta la riunione. La trendline del titolo su base settimanale si muove parallelamente a quella dell'indice di riferimento, ad evidenza del fatto che il movimento di UBS subisce la pressione del mercato a cui fa riferimento, piuttosto che di eventi legati al titolo stesso.

Per il medio periodo, le implicazioni tecniche assunte da UBS restano ancora lette in chiave negativa. Qualche segnale di miglioramento emerge invece per l'impostazione di breve periodo, letto attraverso gli indicatori più veloci che evidenziano una diminuzione della velocità di discesa. Possibile a questo punto un rallentamento della discesa in avvicinamento a 50,24. La resistenza più immediata è stimata a 50,75. Le attese sono per una fase di reazione intermedia tesa a riposizionare il quadro tecnico su valori più equilibrati e target a 51,26, da raggiungere in tempi ragionevolmente brevi.

Gli investitori istituzionali non si dimostrano fortemente interessati a UBS visto che i volumi intraday pari a 2 risultano essere inferiori alla media mobile dei volumi ad un mese, mentre il livello di rischio appare contenuto, con la volatilità giornaliera pari a 0,9388, indicativa di una direzionalità alquanto stabile del titolo.