(Teleborsa) -
Bilancio negativo per le principali borse europee, mentre la borsa di
Milano riesce a schivare le vendite ed a scambiare sulla linea di parità. A preoccupare i mercati sono gli
sviluppi della situazione in Grecia, mentre proseguono le trattative fra Atene e Bruxelles per trovare un compromesso con la linea del nuovo esecutivo.
Intanto, la mattinata è stata caratterizzata da un fiume di dati macroeconomici, relativi al mercato del lavoro ed all'inflaizone. IN Europa, si conferma un quadro di
deflazione, che va a giustificare
l'ultimo intervento della BCE.
Sostanzialmente stabile l'
Euro / Dollaro USA, che continua la sessione sui livelli della vigilia e si ferma a 1,131. Sui livelli della vigilia lo
Spread, che si mantiene a 126 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona all'1,61%.
Tra gli indici di Eurolandia, tentenna
Francoforte, che cede lo 0,33%, sostanzialmente debole
Londra, che registra una flessione dello 0,36%, mentre si muove in ribasso anche
Parigi, con un decremento dello 0,40%.
A Milano, il
FTSE MIB è sostanzialmente stabile e si posiziona su 20.567 punti; sulla stessa linea, si muove intorno alla parità il
FTSE Italia All-Share, che continua la giornata a 21.829 punti. In frazionale progresso il
FTSE Italia Mid Cap (+0,49%), come il FTSE Italia Star (0,6%).
Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, in evidenza
YOOX, che mostra un fortissimo incremento del 2,28%, sull'onda degli
ottimi risultati presentati ieri sera dalla big dell'e-commerce Amazon.
Vola
Saipem, con una marcata risalita del 2,10%.
Svetta
Banca Popolare di Milano che segna un importante progresso del 2,16%. Fra i bancari si distingue anche
Mediolanum, con un forte incremento (+2,06%).
Tra i più forti ribassi, invece, affonda
Banca Mps, con un calo del 6,64%, sui timori che l'Istituto senese sarà costretto a varare un altro aumento di capitale da 2,5 miliardi a giugno. Crolla
Unicredit, con una flessione del 2,04%.
Sotto pressione
Enel Green Power, che accusa un calo dell'1,24%.
Scivola
Campari, con un netto svantaggio dell'1,23%.