(Teleborsa) - Si apre un'altra settimana calda per il Presidente del Consiglio, Mario Monti, che deve convincere gli altri leader europei degli sforzi che sta facendo l'Italia.
Ricca infatti l'agenda parlamentare, che prevede la discussione della ratifica definitiva del Fiscal compact e del Meccanismo europeo di stabilità (Esm) e, soprattutto, il decreto sulla spending review. Specialmente su quest'ultimo punto il premier cerca di stringere i tempi, per portare sul tavolo dell'Eurogruppo del 20 luglio, un altro risultato, dopo la riforma delle pensioni e quella del lavoro.
Intanto il neoministro dell'Economia Vittorio Grilli, in un'intervista al Corriere della Sera, ha svelato la sua formula per tagliare il debito: vendite di beni pubblici per 15-20 miliardi l'anno, pari all'1% del PIL. Per ridurre il debito, ha detto Grilli, "la strada praticabile è quella di garantire, con un programma pluriennale, vendite di beni pubblici per 15-20 miliardi l'anno, pari all'1% del PIL. Già abbiamo un avanzo primario del 5%, e calcolando una crescita nominale del 3%, cioè tolta l'inflazione all'1, vorrebbe dire ridurlo del 20% in 5 anni".