(Teleborsa) - Le scuole italiane sono a rischio sicurezza. E' quanto emerge da un recente studio effettuato da Cittadinanza Attiva con il "Rapporto su sicurezza, qualità e comfort degli edifici scolastici".
Sono stati esaminati 111 istituti, su questi, risultano a rischio il 20,7%, mentre il 36% raggiunge la sufficienza scarsa. Solo una scuola su quattro, quindi, è in linea con le norme di sicurezza. Una su dieci invece presenta lesioni strutturali, una su cinque ha l'intonaco che si stacca, mentre si trovano infiltrazioni di umidità in un edificio su quattro.
Le aule sono spesso sovraffollate e fatiscenti. Le mense scarse e molti i bagni senza carta igienica. Per non parlare poi dell'agibilità ai disabili, lo stato delle barriere architettoniche è inadeguato. Insufficienti le attrezzature antincendio ma soprattutto alunni non formati per quanto riguarda le norme antincendio o le basilari regole di evacuazione in caso di terremoto o emergenza.
Il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, intervenuto alla presentazione del rapporto in Senato ha affermato che: "l'edilizia scolastica è un'emergenza che va affrontata con interventi strutturali ed è decisivo fare delle scelte.". Profumo, lo stesso giorno, in audizione alla Camera, risponde con un decreto interministeriale firmato dai ministri Profumo-Passera-Grilli, con il quale vengono sbloccati 116 milioni per l'edilizia scolastica.
Si vedrà quindi se, oltre a pc e tablet, che arriveranno durante il corrente anno scolastico, la scuola italiana riuscirà ad essere in linea con l'Europa anche per quanto riguarda la sicurezza.