Nel 2004 l'attuale Presidente del Consiglio dichiarava:
"La fortuna di Alitalia è che Silvio Berlusconi impiegherà tutto il suo talento per risolvere un problema che altri non hanno saputo risolvere". I fatti purtroppo sono andati in modo difforme dalle intenzioni.
Lo stato di salute attuale, che definire precario appare sempre più come una professione di ottimismo del tutto scollegato dalla realtà:
la compagnia aerea perde più o meno 100 milioni di euro al mese ed anche il prestito ponte di 300 milioni concesso negli ultimi giorni di vita del Governo Prodi su richiesta di quello attuale è destinato ad esaurirsi probabilmente prima dell'estate con l'inevitabile conseguenza di costringere gli attuali amministratori a portare i libri in Tribunale.
E' sempre possibile evitare questa conclusione percorrendo
la strada del commissariamento, che porterebbe con sé il temporaneo congelamento dei debiti, ma anche in questo caso il destino della compagnia sarebbe praticamente segnato, perlomeno nella sua attuale configurazione.
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