I budget della F1 sono strettamente legati ad
investimenti in pubblicità ed in tempi di crisi è normale che questi investimenti si riducano, così è lecito pensare ad un congruo ridimensionamento delle strutture nonché al ritiro di qualche altro team, almeno altri 2.
Senza i colossi come le
società petrolifere, quelle telefoniche e altri marchi che guardano alla Formula Uno come ad un modello per veicolare il proprio prodotto in tutto il mondo, fanno fatica a sostenere i bilanci.
La stessa Ferrari senza il
supporto della Marlboro non potrebbe essere ai vertici della competizione e poi
Ferrari vuol dire Fiat e Marchionne ha detto che la festa è finita, giustappunto venti anni dopo la stessa uscita dell'avvocato Agnelli nella lettera agli azionisti, quindi bisogna credergli.
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