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Il Nuovo MES? Già morto, prima di nascere

Scritto ai tempi del Fiscal Compact, era inutilizzabile



Per non lasciare inutilizzato questo strumento, si sarebbe dovuto già modificare il nuovo Trattato ricorrendo alla previsione dell'Articolo 14, secondo cui: "Il Consiglio dei governatori può decidere di variare i criteri di ammissibilità applicabili all'assistenza finanziaria precauzionale del MES, e modificare di conseguenza l'allegato III. La modifica entra in vigore dopo che i membri del MES hanno notificato al depositario l'avvenuto completamento delle procedure nazionali applicabili". Questo significa che il Consiglio dei Governatori può decidere di modificare unicamente le condizioni di ammissibilità relative all'assistenza precauzionale, rimanendo fermo che queste modifiche devono essere poi comunque ratificate da tutti gli Stati membri.

Sempre nell'Allegato III del nuovo Trattato, si prevedeva che la linea di credito di emergenza, soggetta a condizioni rafforzate (Enhanced Conditions Credit Line, ECCL), potesse essere concessa ai membri del MES "cui il mancato soddisfacimento di alcuni criteri di ammissibilità preclude l'accesso a una linea di credito condizionale precauzionale, ma che presentano una situazione economica e finanziaria generale comunque solida e un debito pubblico sostenibile". Ma nel nuovo Trattato non c'è nessuna disposizione che consenta al Consiglio dei Governatori di modificare o di integrare questa disposizione: per evitare di rimanere nella incertezza più completa, si sarebbe dovuto ricorrere per analogia al rispetto delle norme europee del PSC che andranno a rimpiazzare il Fiscal Compact. Anche questo è un aspetto delicatissimo che doveva essere chiarito modificando adeguatamente il nuovo Trattato.

A parte la singolarità della affermazione secondo cui chiederebbe un prestito al MES uno Stato che gode di "buona salute economica e finanziaria", manca ogni raccordo con le norme europee in tema di sostenibilità delle finanze pubbliche. Senza chiarire la portata di queste clausole circa la sostenibilità del debito, il nuovo Trattato MES sarebbe rimasto talmente vago da far scattare preventivamente il procedimento semplificato di ristrutturazione introdotto dall'Art 12 del nuovo Trattato, in base al quale "A tutti i titoli di Stato della zona euro di nuova emissione con scadenza superiore a un anno emessi a partire dal 1o gennaio 2022 si applicano clausole di azione collettiva con votazione a maggioranza singola". In pratica, si tratta del sistema già imposto alla Grecia dalla Troika, composta da Commissione, Bce e Fmi: prima ristrutturi il debito, poi ti fornisco l'assistenza finanziaria alle mie condizioni.

Scritto ai tempi del Fiscal Compact, era inutilizzabile

Il Nuovo MES? Già morto, prima di nascere

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