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Alitalia svela il piano che non convince. Manca ancora il partner

Economia
Alitalia svela il piano che non convince. Manca ancora il partner
(Teleborsa) - Alitalia plana verso il varo del piano industriale, anche se si attende qualche turbolenza, relativa all'accordo con i sindacati. Tutto è ormai pronto per il piano industriale, che dovrebbe prevedere 1900 esuberi e tagli per circa 300 milioni di euro.

I punti salienti del piano di rilancio del vettore naizponale in crisi sono stati presentati ieri ai sindacati, non senza polemiche, sebbene prevedano anche un taglio alle retribuzioni che superano i 40mila euro.

"Il piano di Alitalia prevede un intervento importante sui costi e come tale deve essere continuamente approfondito", ha commentato ieri sera l'AD Gabriele Del Torchio, sottolineando che le parti sociali hanno riconosciuto la necessità di un recupero di efficienza e competitività.

Nessun taglio occupazionale, solo esuberi, ma il tema critico resta il taglio dei costi, definito "irrinunciabile" dal numero uno della compagnia. Il problema sarà piuttosto trovare coesione sui risparmi, che in buona parte riguardano il costo del lavoro, con contratti di solidarietà, tagli ad alcune indennità e scatti di anzianità.

Previsto anche un ridimensionamento della flotta, con la messa a terra di 11 aerei a medio raggio.

Buone nuove sull'aumento di capitale da 300 milioni, che dopo un inizio stentato, sembra sia stato "quasi raggiunto", dato che le adesioni si sarebbero già spinte verso quei 225 milioni necessari a far scattare il contributo delle Poste con 75 milioni di euro.

Se i sindacati fanno una smorfia sulla consistenza dei risparmi relativi al costo dle lavoro, il problema è anche quello delle alleanze strategiche, che l'Ugl definisce indispensabili ad eliminare le asimmetrie. Dello stesso parere Cgil, Cisl e Uil, che definiscono il piano di "corto respiro", segnalando che senza un partner non si va da nessuna parte. Per ora niente sciopero, ma l'impianto del piano viene definito "fumoso".

Sul fronte delle alleanze tutto tace, poiché Lufthansa si è già defilata, così come Aeroflot e la compagnia spagnola Vueling. Escludendo le ripetute avances di Ryanair, le speranze vendono ora riposte sull'Oriente, dove Ethiad resta in pole position.
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