(Teleborsa) - Rimbalzano da ogni parte, dopo il voto secessionista della settimana scorsa, le mire espansionistiche russe sull'intera Ucraina e trovano conferme sul campo con le truppe russe che hanno preso il controllo della base navale di Feodosia, una delle ultime località sul territorio della Crimea ancora schierate con l'Ucraina, dopo l'annessione alla Russia.
Ieri dal comando alleato in Europa, era arrivato l'allarme che truppe russe si stavano schierando in massa lungo il confine orientale Ucraino, per minacciare l'enclave moldava della Transnistria, uno stato indipendente "di fatto", non riconosciuto a livello internazionale, perché giuridicamente considerato parte della Repubblica di Moldavia.
"L'obiettivo della Russia non è la Crimea, ma l'intera Ucraina" ribadisce Kiev, che quasi quotidianamente urla al mondo questa latente minaccia. Altrettanto quotidianamente arriva la risposta russa, per voce del vice ministro della difesa, Anatoly Antonov, che peraltro nega anche i movimenti di truppe alla frontiera ucraina.