(Teleborsa) -
Primi passi in territorio positivo per i principali mercati di Eurolandia dopo il finale piatto di Tokyo con gli operatori preoccupati dai deludenti dati sulla
manifattura cinese. Il rallentamento della seconda più grande economia mondiale, se confermato da altri dati, potrebbe avere pesanti ripercussioni sulle economie del mondo intero, Europa compresa.
Guardando all'agenda odierna si attende con ansia la pubblicazione del dato sulla manifattura americana anche se l'appuntamento clou è quello di venerdì, con il rapporto sul mercato del lavoro statunitense. Intanto, ieri in UE è stato pubblicato il
dato preliminare dell'inflazione, che fa presagire nuove mosse espansive da parte della BCE, che si riunirà proprio giovedì.
Sullo sfondo restano le preoccupazioni per le conseguenze della
crisi in Crimea e per l'escalation di violenza in Turchia, dopo la
vittoria del primo ministro Erdogan nelle elezioni locali. Ansia per l'esito del voto in Francia che
conferma il trionfo dell'estrema destra euroscettica.
L'
Euro / Dollaro USA risulta stabile, così come l'
oro, che scambia a 1.286,1 dollari l'oncia. Seduta in frazionale ribasso per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che lascia, per ora, sul parterre lo 0,51%.
Lo
Spread fa un piccolo passo indietro, con un misero calo dell'1,17% a quota 171 punti base.
Tra i listini europei, resistente
Francoforte, che segna un piccolo aumento dello 0,30%,
Londra avanza dello 0,24%, mentre si muove in modesto rialzo
Parigi, evidenziando un incremento dello 0,35%.
Seduta in lieve rialzo per Piazza Affari, con il
FTSE MIB, che avanza a 21.749 punti, continuando la scia rialzista evidenziata da cinque guadagni consecutivi, innescata martedì 25 marzo; sulla stessa linea, il
FTSE Italia All-Share avanzando a 23.202 punti. Guadagni frazionali per il
FTSE Italia Mid Cap (+0,2%), come il FTSE Italia STAR (0,7%).
In luce sul listino milanese i comparti
Automotive, con un +1,50% sul precedente,
Media (+1,37%) e
Banche (+0,89%). In fondo alla classifica, sensibili ribassi si sono registrati sui settori
Sanitario (-0,45%) e
Telecomunicazioni, che ha riportato una flessione di 0,41%.
Le banche continuano a brillare dopo l'exploit della vigilia. Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, vola
Banca MPS, con una marcata risalita del 3,13% dopo che la Fondazione ha ridotto ulteriormente la propria quota.
In denaro anche BPM e Intesa SanPaolo.
Buona performance per
Mediaset, che cresce dell'1,92%: JP Morgan ha alzato il prezzo obiettivo a 5,9 da 4,3 euro, confermando la raccomandazione overweight.
Sostenuta
Fiat, con un discreto guadagno dell'1,78% all'indomani dell'assemblea durante la quale l'AD Sergio Marchionne ha confermato i target 2014.
Tra i più forti ribassi, invece, sostanzialmente debole
Snam, che registra una flessione dello 0,80%.
Sul listino completo eccelle
Mc-Link dopo i conti del 2013.