(Teleborsa) - Europa e lavoro. Sono questi i due temi al centro dell'incontro tra
Matteo Renzi e il Premier britannico
David Cameron. Un vertice bilaterale, quello di ieri, che ha sancito per il Premier italiano un altro idillio dopo quello con
il Presidente USA Barack Obama.
Per quanto riguarda l'
Europa, i due leader hanno convenuto sul fatto che serve meno burocrazia e più slancio perché il Vecchio Continente "arranca dietro l'Asia", ha spiegato Cameron. Non solo: il nazionalismo e l'antieuropeismo avanzano minacciosi, come confermato dalle ultime
elezioni in Francia.
"Matteo ed io abbiamo divergenze: lui è di centro sinistra, io di centrodestra. Ma entrambi siamo riformatori: vogliamo riformare l'Europa", ha poi detto il Primo Ministro britannico, mentre Renzi ha incalzato in inglese: "We want a better Europe not more Europe", "vogliamo un'Europa migliore, non più Europa".
Il Premier italiano ha poi commentato i
dati sulla disoccupazione in Italia spiegando che si tratta di numeri "sconvolgenti". Ma ripartire è possibile: basti pensare che qualche anno fa la Gran Bretagna si trovava più o meno nella stessa situazione dell'Italia. "Nel 2011 il Regno Unito era all'11% e l'Italia all'8,4%. Ora loro sono al 7% e noi al 13%". Come uscire dal pantano? Con una
semplificazione delle leggi sul lavoro. "Pensiamo di ridurre da 2100 a 50-60 il numero di articoli del codice del lavoro, rendendoli traducibili anche in inglese", spiega Renzi.
Dopo la visita a
Downing Street e la successiva conferenza stampa, Renzi ha presenziato ad un evento sulla Moda italiana e infine cenato presso l'ambasciatore italiano a Londra assieme all'ex
Premier Tony Blair.