Facebook Pixel
Milano 30-apr
33.746,66 0,00%
Nasdaq 22:00
17.318,55 -0,70%
Dow Jones 22:02
37.903,29 +0,23%
Londra 17:35
8.121,24 -0,28%
Francoforte 30-apr
17.932,17 0,00%

Default Argentina, è muro contro muro tra Governo e creditori

Economia, Politica
Default Argentina, è muro contro muro tra Governo e creditori
(Teleborsa) - Gli investitori stanno anticipando un calo del 10% del peso argentino, dopo che la settimana scorsa la nazione è andata in default per la seconda volta in 13 anni.

Nella loro operatività a termine sui mercati internazionali, è evidente che le aspettative degli operatori, per il prossimo trimestre, scontano un peso marcatamente debole. Una valuta scivolata a 9,15 contro il dollaro USA, cioè ai livelli minimi dell’ultimo semestre. Nel mercato spot, dove le quotazioni del peso sono gestite dalla banca centrale, la moneta argentina e scambiato invece a 8,235 contro il dollaro.

"Tradizionalmente i problemi del debito sono altamente correlati con le svalutazioni," ha dichiarato Vladimir Werning, economista presso JPMorgan, in un report scritto lo scorso 31 luglio. "La posizione del governo sul conflitto di dati di controllo aumenta i rischi per la stabilità economica e finanziaria se non si raggiunge un accordo con i creditori Usa".

Va ricordato che i creditori, che vanterebbero un rimborso integrale delle obbligazioni in loro possesso, hanno respinto tutte le offerte per un accordo. Il giudice distrettuale di Manhattan, presso cui è in discussione la controversia, ha ordinato ulteriori colloqui tra le parti.

JP Morgan avanza poi l’ipotesi che il governo argentino farà il possibile per sostenere il peso, anche in modo aggressivo; per dimostrare che il default è di carattere "tecnico", cioè il risultato di un impasse giuridico, non una mancanza di fondi.

Questo potrebbe significare anche un aumento dei controlli sui capitali, aumentando i tassi di interesse, o ritardare significativamente le importazioni.
Condividi
```