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PIL, c'è chi grida allarme rosso e chi invita alla cautela

Economia
PIL, c'è chi grida allarme rosso e chi invita alla cautela
(Teleborsa) - La doccia fredda del PIL italiano del 2° trimestre in contrazione e dell'entrata in recessione dell'Italia ha scatenato numerose dichiarazioni da parte di politici e associazioni.

Il portavoce della Commissione per gli Affari economici e monetari, Simon O’Connor, ha affermato che "sfortunatamente i dati indicano che in Italia la ripresa è destinata ad essere ulteriormente ritardata. Indicano una performance del PIL ben più debole di quanto pronosticato nelle previsioni di primavera della Commissione europea, ma in linea con le stime più recenti di altre istituzioni, come il Fondo monetario internazionale e la Banca d’Italia". "Ci attendiamo un impatto negative sulle finanze pubbliche" ha poi osservato il portavoce, spiegando però che "è troppo presto per aggiornare le previsioni sul deficit".

Secondo il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti il dato "non è soddisfacente", ricordando che "ci sono una serie di focolai al mondo che creano problematicità e un rallentamento non solo dell'economia italiana ma europea". Guardando al futuro Poletti segnala che "tutte le previsioni dei principali istituti vedono un risultato in territorio positivo".

Meno ottimista Confesercenti, che grida all'allarme rosso. "I dati disastrosi del PIL sono una nuova mazzata su un'economia che già soffriva di stagnazione, disoccupazione e chiusura di migliaia di imprese".
"Bisogna reagire in fretta - ha dichiarato Venturi - ci sono solo pochi mesi e vanno utilizzate al piu' presto le risorse disponibili per dare una scossa salutare alla nostra economia. Tutti gli sforzi vanno concentrati nel ridurre la pressione fiscale in modo significativo per incoraggiare le imprese ad investire".
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