(Teleborsa) - Non c’è più spazio per
Putin. La fine delle operazioni militari dell’esercito ucraino è oramai prossima e il presidente russo deve decidere se continuare a difendere la rivolta dei separatisti russi.
Le sue opzioni vanno da una
invasione con il pretesto di una missione di pace o l’abbandono dei ribelli per evitare ulteriori sanzioni da parte degli Stati Uniti e l'Unione Europea, come fanno rilevare autorevoli analisti.
Con le forze ucraine in chiusura sulle rimanenti roccaforti separatiste del paese, gli analisti militari dicono che la rivolta scatenata con l’annessione delle Crimea in marzo, è destinata a fallire senza un forte impulso degli aiuti russi; sia con il rifornimento di risorse ed armamenti, sia direttamente sul terreno con reparti militari di Mosca.
Questo significa che Putin deve decidere se rinforzare l’escalation con il suo sostegno ai ribelli, con il rischio di un ulteriore isolamento internazionale, che sembra probabile, come sottolineato da Olga Kryshtanovskaya, una sociologa presso l'Accademia Russa delle Scienze.
"Putin è di fronte ad una scelta molto difficile", ha dichiarato la Kryshtanovskaya, "deve proteggere la sua posizione in Russia e deve dimostrare che sta perseguendo con successo i suoi obiettivi. Non può permettersi di apparire come un perdente di fronte all’opinione pubblica russa".
Putin ha ripristinato l'influenza della Russia nel mondo, come tratto distintivo della sua presidenza e la mossa in ucraina ha fatto salire la sua popolarità interna a livelli record, ma ad un costo elevato.