(Teleborsa) -
Le incursioni statunitensi in Iraq , autorizzate la scorsa settimana per fermare il massacro della comunità di
Yezidi presa di mira dai militanti jihadisti dell’Isil sta avendo un certo "successo". Parola di
Barack Obama. Il presidente statunitense ha infatti dichiarato che le armi e i mezzi i dei militanti
separatisti di al Qaida sono state annientate, mentre si stanno portando a termine missioni umanitarie nei confronti della comunità
Yazidi su cui si sta perpetrando un vero massacro.
Centinaia i morti, si parla addirittura di sepolture di massa di persone ancora vive; tra queste molte donne e bambini. Tutto questo mentre i bombardamenti americani sull’Iraq continuano con caccia e droni.
E mentre il Califfato islamico dell'Isis accusa Washington di vigliaccheria poiché attacca con i droni, Barack Obama non nasconde che i tempi saranno più lunghi del previsto: "il problema non sarà risolto in settimane, non c’è un programma per la fine della missione" ha spiegato Obama.
La diplomazia si sta muovendo per mettere fine al genocidio di una popolazione che dalla catena del Sinjar,è oramai giunta allo stremo e combatte ogni giorno l’avanzata dei militanti jihadisti dell’Isil senza cibo, acqua e medicinali.
Anche Papa Francesco in un Twitter ha invitato a esortato alla preghiera per l’Iraq. "Le persone private della casa in Iraq dipendono da noi. Invito tutti a pregare e, quanti possono, ad offrire un aiuto concreto", si legge in un tweet del Pontefice.