(Teleborsa) - Il Ministro della Difesa israeliano ha comunicato alle truppe di tenersi
pronte a nuovi scontri con i militanti di Hamas nella striscia di Gaza, dopo la scadenza della
tregua di 72 ore, cioè oltre la mezzanotte di domani.
Entrambi i leader, israeliani e di Hamas,
avevano espresso ieri perplessità e pessimismo sulle prospettive di trasformare la tregua di 72 ore in una tregua permanente, dopo
quattro settimane di violenza che ha lasciato sul campo oltre 1.900 palestinesi e 64 soldati israeliani, morti.
"I bombardamenti potrebbero riprendere subito dopo la scadenza della tregua", ha detto il ministro della Difesa, Moshe Ya'alon, in una base della Marina israeliana. "Dobbiamo essere vigili e pronti".
Hamas, dal canto suo, ha detto di non essere interessato a un altro "cessate il fuoco" temporaneo e
accetterà solo soluzioni di lungo termine.
Le due parti, pressate dai negoziatori egiziani, hanno ormai poco tempo per colmare le differenze sulle loro posizioni negoziali.
Israele insiste sulla smilitarizzazione di Hamas e di altre milizie di Gaza, che ha sparato più di 3.300 razzi nel suo territorio.
Hamas vuole alleggerire le restrizioni di frontiera, liberare i prigionieri nelle carceri israeliane e costruire un porto sulla costa mediterranea di Gaza.
"Le differenze sono molto ampie", ha detto il ministro delle Finanze, Yair Lapid, membro del gabinetto di sicurezza interna decisionale di Israele, in un'intervista alla televisione.