(Teleborsa) - Non si placa la
rabbia delle toghe nei confronti della "rivoluzionaria"riforma della giustizia annunciata dal premier
Matteo Renzi, basata sulla riduzione delle ferie e sul principio di "chi sbaglia paga".
Mentre il presidente del Consiglio difende a spada tratta la riforma, il ministro della giustizia,
Andrea Orlando, ha incontrato i vertici dell'
Associazione nazionale magistrati (ANM) per un confronto, ribadendo però che non ci sarà "nessun dietrofront".
"C’è la volontà di un confronto, ma resta fermo che in una fase di crisi si chiede anche alla magistratura un sacrificio. Io ho ricevuto il mandato del governo a discutere con le rappresentanze dei magistrati sulla questione delle ferie, ma con l’obiettivo di procedere", ha specificato il ministro.
«Sul tema delle ferie - spiega il presidente dell’ANM,
Rodolfo Sabelli - si è rotto un metodo improntato al confronto e non siamo stati noi a produrre questa rottura. Si è data una raffigurazione sbagliata delle priorità della riforma della giustizia".