(Teleborsa) - L’Irlanda, il paese dove nel 2008 si è scatenata la
più grave crisi bancaria europea. Sembra vivere un periodo piuttosto tranquillo in vista degli stress test, i cui risultati verranno resi noti il prossimo 26 ottobre.
Le banche irlandesi, tre anni orsono, necessitavano di circa
24 miliardi di euro. Ora, solo la più piccola delle banche salvate dall’intervento governativo,
Permanent TSB Group, dovrebbe affrontare una ricapitalizzazione, come ha dichiarato il ministro delle finanze
Michael Noonan.
"Permanent TSB è la più vulnerabile delle banche irlandesi", ha detto Emmet Gaffney, analista di Investec a Dublino. "Anche in uno scenario estremamente ribassista, non vedo la necessità di nuovi capitali di oltre 700 milioni di euro".
Quattro anni dopo la crisi del 2008, gli
oneri finanziari irlandesi sulla base dei titoli a 10 anni, sono più vicini alla Svezia che alla Spagna, avrebbe dichiarato il ministro delle finanze irlandese, "le due più grandi banche irlandesi danno molte garanzie in termini i di capitale".
"Noi non prevediamo che i requisiti patrimoniali delle nostre banche possano essere un problema dal punto di vista del debito sovrano", ha detto Ross Abercromby, analista di rating per l’ingleseDBRS. "L'esito degli stress test è importante per le banche, ma anche per il debito sovrano".