(Teleborsa) -
Nuovo appello dell’Isis alla "guerra santa" rivolto ai musulmani jihadisti sparsi nel mondo. Nel mirino dello "Stato Islamico" ci sarebbero gli insegnanti americani e le scuole internazionali attive nei paesi musulmani. Lo riferisce
Site, un portale web che svolge attività di monitoraggio sull’attività dell’estremismo islamico nella rete.
L’obiettivo sarebbe quello di costringere i diplomatici stranieri a lasciare i paesi musulmani in cui risiedono. Nel comunicato vengono citate specifiche località, come Maadi, un quartiere residenziale del Cairo, Gedda, in Arabia Saudita e altre città con maggiori concentrazioni di possibili obiettivi.
Intanto sale l’allerta a Washington e in molte altre città con sedi governative, dove sarebbero state rafforzate le misure di sicurezza. Evolve anche la situazione sul terreno. Truppe curde provenienti dall’Iraq sono giunte nel frattempo in Turchia per raggiungere
Kobane , la città siriana in prossimità del confine turco, dove si uniranno alle forze assediate da oltre un mese dalle milizie dell’Isis.
Un’altra formazione di curdi-peshmerga è invece arrivata dalla Turchia attraverso il valico di frontiera di Habur. Il presidente turco,
Erdogan, ha acconsentito affinchè i Peshmerga attraversassero la Siria attraverso il territorio del suo paese per difendere Kobane, ma ha anche criticato i lanci americani di armi ai difensori della città.
Erdogan si oppone fermamente di armare i combattenti siriani, perché sono alleati con il Partito dei lavoratori del Kurdistan, che ha combattuto per l'autonomia in Turchia dal 1984.