(Teleborsa) -
Tornano gli acquisti sui mercati europei fortemente penalizzati nella prima parte della seduta dalla
pessima performance della borsa di Atene, con gli investitori turbati dall'
instabilità politica che regna nel Paese.
L'
Euro / Dollaro USA è sostanzialmente stabile e si ferma su 1,262.
Stabile Piazza Affari che risale dai minimi ma resta in coda ai principali listini del Vecchio Continente. Lieve peggioramento dello
Spread, che sale a 163 punti base, con un aumento di 3 punti base, con il rendimento del BTP a 10 anni pari al 2,47%.
Tra gli indici di Eurolandia, performance modesta per
Francoforte, che mostra un moderato rialzo dello 0,35%; senza spunti
Londra, che non evidenzia significative variazioni sui prezzi, mentre resistente
Parigi, che segna un piccolo aumento dello 0,64%.
Nessuna variazione significativa in chiusura per il listino milanese, con il
FTSE MIB che si attesta sui valori della vigilia a 19.195 punti.
Al termine della seduta della Borsa di Milano, risulta che il controvalore degli scambi nella seduta odierna è stato pari a 3,78 miliardi di euro, in rialzo del 4,11% rispetto ai precedenti 3,63 miliardi; mentre i contratti si sono attestati a 342.507, rispetto ai precedenti 301.692, mentre i volumi scambiati sono passati da 1,24 miliardi di azioni della seduta precedente agli odierni 1,66 miliardi.
Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, acquisti a piene mani su
Exor, che vanta un incremento del 5,13%. La holding finanziaria di casa Agnelli ha deciso di investire circa 600 milioni di euro in obbligazioni a conversione obbligatoria
Fiat Chrysler Automobiles,
nel giorno dei conti di FCA e dell'annuncio dello
spin-off di Ferrari.
Effervescente
Luxottica, con un progresso del 2,61%, all'indomani dei conti. Sempre nel lusso, sensibili perdite per
YOOX, in calo del 2,12%.
Ben comprata
UnipolSai, che segna un forte rialzo dell'1,96%.
ENI avanza dell'1,47%, dopo aver comunicato i
risultati trimestrali e la scoperta di olio nell'offshore del Congo. Scivola
Saipem, con un netto svantaggio dell'1,82%.
Tra i più forti ribassi, invece, pesante
Banca Mps, -7,05% dopo essere scesa in giornata sui minimi storici. Tra le altre banche, seduta drammatica anche per
Banco Popolare, che crolla del 2,25%.