(Teleborsa) -
"Siamo nel mezzo di un attacco terroristico a Gerusalemme", ha dichiarato il premier israeliano
Benyamin Netanyahu, dopo l’attentato palestinese che ha provocato sette morti, due dei quali erano gli attentatori.
"Ciò che è più scioccante non è l’attentato in sé, ma le urla di gioia levate a Gaza e a Betlemme", ha aggiunto il premier israeliano. "Stiamo combattendo per Gerusalemme, la nostra capitale esterna. Quello che ci occorre è la coesione nazionale".
Resta comunque alta l’allerta in Israele dopo
l’attacco alla sinagoga di Gerusalemme. I due terroristi, morti in uno scontro a fuoco con la polizia, hanno
ucciso nel corso dell’attacco quattro rabbini e ferito un’altra ventina di persone che si trovavano preghiera. Un quinta vittima è morta stamattina in seguito alle ferite riportate.
Per quanto il problema palestinese, il
Parlamento spagnolo ha approvato all’unanimità una risoluzione, non vincolante, per il
riconoscimento della Palestina come stato indipendente.
La proposta era stata portata avanti da un partito dell’opposizione, il Partito Socialista Operaio, che ha trattato il provvedimento direttamente con il Partito Popolare, ora al governo, per ottenere il benestare della Camera bassa.
Dopo quello britannico e irlandese,
diventano 3 i parlamenti ad essersi pronunciati favorevolmente sul riconoscimento della Palestina.