(Teleborsa) - La BCE conferma una certa preoccupazione per l'andamento dell'eecono9ia europea, che sta chiaramente rallentando, come
confermato di recente anche dal suo Presidente Mario Draghi.
Questa volta a lanciare l'allarme è stato un altro membro del direttivo della BCE, il governatore della banca centrale austriaca
Ewald Novotny, che ha parlato di un "pesante indebolimento", dovuto anche al rallentamento della prima economia europea, la
Germania.
Novotny, in sostanza, ha chiarito che l'atteggiamento assunto dalla BCE è una via di mezzo fra coloro che vorrebbero una strategia aggressiva sul tipo statunitense, improntata a stampare denaro in grandi quantità, e colori che propendono invece per una strategia meno espansiva.
Il membro dlela BCE ha però ribadito quanto recentemente dichiarato da Draghi, confermando che il bilancio della BCE dovrà raggiungere i picchi del 2012, vale a dire circa
mille miliardi di euro in più del bilancio attuale, e che vi sono sempre maggiori rischi di una
caduta in deflazione Sulle parole di Novotny, l'euro è colato a picco, bucando la soglia degli 1,23 dollari e scivolando su minimi di 1,225 USD. La moneta unica al momento viaggia poco sopra i livelli peggiori a 1,2266 dollari (-0,16%).