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Il tesoretto rischia di scoppiare come una bolla di sapone

Economia
Il tesoretto rischia di scoppiare come una bolla di sapone
(Teleborsa) - Non si fa che discutere in questi giorni sul possibile impiego del "tesoretto" emerso dal DEF, ma ipotesi e contro-ipotesi potrebbero sfumare in un nulla di fatto. Il cosiddetto tesoretto, infatti, verrebbe del tutto annullato da un mancato gettito per lo Stato di 1,7 miliardi.

Quali entrate sono a rischio?

Il problema ha a che fare con gli strumenti di inversione contabile dell'IVA ed in particolare con il "reverse charge" e lo "split payment": il primo consente di eliminare il pagamento IVA sui traffici fra nazione europee degli intermediari cancellando la conseguente detrazione; il secondo viene applicato alle PA autorizzandole a pagare l'IVA (scorporata dalla fattura) direttamente all'Erario.

Ebbene, i due strumenti di inversione contabile IVA introdotti dalla legge Stabilità per contrastare l'evasione non hanno ancora ottenuto il via libera definitivo a Bruxelles e - secondo Il Sole 24 Ore - questa approvazione appare sempre più improbabile. Ne conseguirebbe per l'Erario una perdita in termini di Entrate di oltre 700 milioni per il reverse charge dalla grande distribuzione e di quasi 1 miliardo per lo split payment.

Il conto, poi, potrebbe essere anche più salato se si aggiungono le tasse sulle new slot per le quali i concessionari di giochi sono in lite con il fisco: entro il 30 aprile i concessionari dovrebbero versare un acconto stimato in circa 200 milioni, ma la cifra potrebbe dimezzarsi, sottraendo altri 100 milioni all'Erario.

Il rischio è che la Commissione europea, bocciando i meccanismi di inversione IVA, possa costringere il governo italiano a trovare misure alternative, come un rincaro delle accise sulle benzine, che potrebbe scattare il 30 giugno portando nelle casse del fisco oltre 1,7 miliardi di euro.

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