(Teleborsa) -
Finale di giornata in rosso per le borse europee e per Piazza Affari, che si sono rimangiate i guadagni della mattinata, in scia ai
tentennamenti di Wall Street, dopo una serie di
dati negativi sul mercato del lavoro:
i licenziamenti come
le richieste di sussidio di disoccupazione sono risultati peggiori delle attese.
A sostenere l'umore delle borse stamattina avevano contribuito i
segnali confortanti giunti dal PMI cinese e, mentre il dato del
PMI dell'Eurozona apparso insoddisfacente ha rilanciato le
speculazioni su un ampliamento del piano di quantitative easing della BCE.Sul valutario, lieve aumento per l'
Euro / Dollaro USA, che mostra un rialzo dello 0,21%. Invariato lo
Spread, che si posiziona a 114 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona all'1,68%.
Tra gli indici di Eurolandia, seduta difficile per
Francoforte, che scivola dell'1,57%, poco mossa
Londra, che mostra un +0,18%, mentre chiude in perdita
Parigi dello 0,65%.
Scambi in ribasso per la Borsa di Milano, che accusa una flessione dello 0,71% sul
FTSE MIB; sulla stessa linea, depressa nel finale il
FTSE Italia All-Share, che chiude sotto i livelli della vigilia a 22.704 punti. Senza direzione il
FTSE Italia Mid Cap (+0,02%); balza in alto il
FTSE Italia Star (+0,65%).
A Piazza Affari il
controvalore degli scambi nella seduta odierna è stato pari a 2,91 miliardi di euro, in calo del 5,31%, rispetto ai 3,07 miliardi della vigilia; per quanto concerne i volumi, questi si sono attestati a 0,87 miliardi di azioni, rispetto ai 1,04 miliardi precedenti.
Su 224 titoli trattati in Borsa, 114 hanno terminato la seduta con una flessione, mentre i rialzi sono stati 101. Invariate le rimanenti 9 azioni.
In luce sul listino milanese i comparti
Media (+2,19%),
Automotive (+1,43%) e
Materie prime (+1,25%). In fondo alla classifica, i maggiori ribassi si sono manifestati nei comparti
Telecomunicazioni (-3,96%),
Utility (-1,75%) e
Chimici (-1,35%).
In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo
Mediaset, che vanta una robusta risalita del 3,55%, grazie ad una serie di fattori, fra cui anche
il buon andamento della raccolta di Premium.
In battuta
A2A che vanta un forte incremento del 2,79%.
Euforica
Fiat Chrysler Automobiles che sale del 2,24%, in attesa dei dati sulle immatricolazioni. Intanto,
le vendite in USA hanno segnato nuovi record. A dar vita al titolo della casa d'auto anche
l'attesa per l'IPO di Ferrari.
La peggiore performance è quella di
Telecom Italia, che ha terminato le contrattazioni a -4,36%.
Sensibili perdite anche per
Enel -2,46% e
Banco Popolare -2,19%.
Scivola
Tod's, con un netto svantaggio dell'1,92%.