(Teleborsa) - La
Corte dei Conti della regione Toscana ha fatto
cadere un’inchiesta in cui era coinvolto il presidente del Consiglio
Matteo Renzi, sulle
spese da lui sostenute quando era in carica come amministratore della Provincia e, poi, sindaco di Firenze.
Il caso era stato aperto nel mese di ottobre, dopo le
accuse fatte da un proprietario di un ristorante di Firenze che Renzi frequentava assiduamente, anche con la sua famiglia.
Il Fatto Quotidiano, ha affermato che Renzi abbia
speso intorno ai 600.000 euro in pranzi e cene, durante i suoi quattro anni di mandato come Presidente della Provincia di Firenze e di quest’importo, cumulato nel tempo, abbia regolarmente
chiesto il rimborso.
Renzi si è affrettato a smentire le affermazioni, dicendo al giornale, “sono stato il primo personaggio politico a mettere le mie spese on-line. Ogni volta che ho mangiato con la mia famiglia e con gli amici, ho pagato di tasca mia. Tutte le mie spese, tra il 2004 e il 2013, sono già state studiate da parte della Corte dei conti."
La Corte, in effetti, ha esaminato le
ricevute di spesa presentate e si espressa dicendo che
non vi erano prove sufficienti per perseguire il caso, come ha riportato anche Il Fatto segnalato.