(Teleborsa) - All'indomani dei
ballotaggi, è l'ora di trarre le somme dal risultato elettorale.
Dopo la bruciante sconfitta che ha visto stravincere il
Movimento 5 Stelle e soccombere sia il
Partito Democratico sia
Forza Italia, il Premier
Renzi lancia la sua sfida:"ora vedremo che cosa sanno fare i grillini".
Anche se il
PD ammette la sconfitta,
Renzi precisa "non mi dimetto da niente" convinto com'è che l'esito delle amministrative non abbia nulla a che vedere con quanto fatto sinora dal Governo o con la
riforma costituzionale.
Il Premier tuttavia non si sottrae alla sconfitta che reputa essere"senza attenuanti" a
Roma e a
Torino e alla
"durezza" della perdita a
Novara e a
Trieste e per questo
anticipa la direzione nazionale del PD, prevista per lunedì 27 giugno, a venerdì 24 giugno.
Intanto nel
PD, c'è chi si interroga sulla linee da seguire e parla di cambio di rotta. "Penso serva una correzione seria della rotta che per me significa una svolta culturale, politica, dell'identità di un centrosinistra di governo". E' questo quello che scrive su
Facebook,
Gianni Cuperlo, presidente del Centro Studi
PD e membro della Direzione Nazionale del partito. "Il risultato è frastagliato,ma la sconfitta è stata severa e merita risposte chiare", conclude
Cuperlo.