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DEF, Padoan replica alle critiche: "Obiettivo PIL 2017 a 1% ambizioso ma realizzabile"

Economia
DEF, Padoan replica alle critiche: "Obiettivo PIL 2017 a 1% ambizioso ma realizzabile"
(Teleborsa) - Il Ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan non ci sta e replica alle critiche giunte da più parti sulla nota di aggiornamento al Def. In particolare, risponde a Bankitalia che ha definito "ambizioso" l'obiettivo del Governo di un PIL 2017 in crescita dell'1%. Le critiche sono piovute anche da altri fonti autorevoli, quali Corte dei Conti, che parla di "un rischio al ribasso" per le prospettive di crescita del Paese "con conseguenti risvolti avversi sul percorso programmatico di finanza pubblica", e l'Ufficio parlamentare di bilancio presieduto da Giuseppe Pisauro, che giudica le previsioni "significativamente fuori linea" e troppo ottimistiche.

L'obiettivo è ambizioso, ma "realizzabile", sottolinea il ministro, nel corso di un'audizione alle Commissioni riunite bilancio di Camera e Senato sulla nota di aggiornamento al Def.

"Anche noi consideriamo questo obiettivo sia ambizioso perché abbiamo il dovere di esserlo, ma è realizzabile", ha affermato Padoan, aggiungendo che nel DEF non c'è alcuna "sovrastima" della crescita e che nei quadri macroeconomici "potrebbero esserci delle sorprese positive".

"Questa ambizione - ha sottolineato - è sostenuta in modo concreto da una manovra che dà una spinta alla crescita" e dalla "valutazione degli impatti delle misure comprese nella legge di bilancio sulla crescita". "Implicito in quello che sto dicendo - ha chiarito - è che nel caso Upb e nel caso anche di altri previsori tutte queste informazioni non erano disponibili e quindi è chiaro che ci sono margini per chiudere il gap tra le previsioni".

A corroborare questa tesi, il numero uno di Via XX settembre ha fatto riferimento agli investimenti pubblici, sottolineando che in un quadro statico crescono "sistematicamente", mentre "nel quadro programmatico gli investimenti pubblici crescono ulteriormente e progressivamente portando l'incidenza sul Pil dal 2,2% del 2016 al 2,6% nel 2020" e "questo processo sosterrà nell'immediato la crescita e contribuirà ad elevare la produttività".

Infine, Padoan ha parlato anche dei margini di flessibilità con l'Unione Europea, affermando che "non c'è un piano B", ma "c'è un dialogo continuo per evitare situazioni di conflitto che non farebbero bene a nessuno, nemmeno alla Commissione in questa fase".
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