(Teleborsa) -
Matteo Renzi a tutto campo. Intervistato da
Fabio Fazio alla trasmissione "
Che tempo che fa", il Presidente del Consiglio ha commentato la
sorprendente vittoria di Trump alle Presidenziali USA, il problema dell'immigrazione che sta minando la solidità dell'Unione Europea e, infine, ha parlato della grande importanza del
Referendum Costituzionale del 4 dicembre.
Parlando l'elezione di
Trump, Renzi confermando la sua natura democratica ha dichiarato: "penso che le persone abbiano bisogno di cambiamento anche se il cambiamento spaventa e Trump è simbolo di questo cambiamento. Penso tuttavia che
Trump presidente sarà molto diverso dal
Trump candidato", ha sottolineato il Premier
Parlando dell'Europa,
Renzi non ha potuto fare a meno di parlare del dramma dell'immigrazione."Non possiamo contribuire all'Europa e poi l'Europa davanti al dramma dell'immigrazione si gira dall'altra parte. Vorrei cambiare l'Europa vorrei renderla un po' più umana se c'è bisogno si mette il veto sul bilancio", ha spiegato il Capo del Governo. "Il 25 marzo 2017, quando ospiteremo a Roma l'incontro per ricordare i 60 anni del' Unione Europea, vorrei fare proposte non muri. Il riferimento di
Renzi per nulla velato è andato all'Ungheria.
"Non austerity ma investimenti, crescita innovazione banda larga dappertutto, un grande investimento sui ricercatori e tecnologie e non sui muri", ha ribadito il Premier.
Poi alla domanda di
Fazio sulle dimissioni in caso di vittoria dei NO al Referendum Costituzionale,
Renzi ha detto:"La politica non è l'unica cosa che conta nella vita. "Io non sono in grado di restare nella palude.
Uno sta al potere finché può cambiare. Se dobbiamo lasciare le cose come stanno, vengano altri che son bravi a galleggiare".