(Teleborsa) - Partenza in calo per le principali borse europee che seguono la
scia negativa disegnata stamane dalle piazze asiatiche e, ieri sera, da Wall Street.
A pesare sul sentiment degli investitori sono stati i
dubbi crescenti sull'agenda economica del presidente USA, Donald Trump e, di conseguenza, l'esito del voto di domani al Congresso sulla sostituzione dell'Obamacare. Timori che hanno spinto gli addetti ai lavori a
vendere gli asset più rischiosi e, a gettarsi sui beni rifugio come oro e titoli di Stato.
L'
Euro / Dollaro USA mantiene la posizione sostanzialmente stabile su 1,081, in una giornata povera si spunti sul fronte macroeconomico. L'
Oro prosegue gli scambi con guadagno frazionale dello 0,34%. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) continua la seduta poco sotto la parità con una variazione negativa dello 0,64%.
Avanza di poco lo
spread, che si porta a 186 punti base, evidenziando un aumento di 2 punti base, con il rendimento del BTP a 10 anni pari al 2,29%.
Nello scenario borsistico europeo scivola
Francoforte, con un netto svantaggio dello 0,74%. Giù anche
Londra, che mostra un calo frazionale dello 0,69%. Dimessa
Parigi, che cede lo 0,56%.
Segno meno per il listino milanese, in una sessione caratterizzata da ampie vendite, con il
FTSE MIB che accusa una discesa dello 0,97%.
Risultato negativo a Milano per tutti i settori. Nel listino, le peggiori performance sono quelle dei settori
Costruzioni (-1,98%),
Banche (-1,96%) e
Chimico (-1,58%).
In questa
giornata da dimenticare per Piazza Affari,
nessuna Blue Chip mette a segno una performance positiva. Le peggiori performance si registrano su
Fiat Chrysler, (-2,86%) penalizzata dalle indiscrezioni stampa circa l'inchiesta aperta sul gruppo automobilistico dalla procura di Parigi per l'emissione di alcuni motori diesel.
Tra le banche, affonda
BPER, con un ribasso del 2,75%. Crolla
Unicredit, con una flessione del 2,73%. Vendite a piene mani su
Banco BPM, che soffre un decremento del 2,63%.