(Teleborsa) -
Seduta prudente per le principali borse del Vecchio Continente. La cautela regna anche sulla piazza di Milano che si posiziona sulla linea di parità. A pesare sul sentiment degli investitori è la decisione presa dall'
amministrazione Trump, di procedere con
nuovi dazi sui beni importati dalla Cina. A Piazza Affari sotto la lente degli investitori resta la
manovra di bilancio, con il
ministro dell'Economia Giovanni Tria impegnato a difendere la soglia dell'1,6% nel rapporto di deficit/PIL.
Sul mercato Forex, poco mosso l'
Euro / Dollaro USA, a 1,168, in una giornata priva di dati macroeconomici. L'
Oro è sostanzialmente stabile su 1.199,6 dollari l'oncia.
Segno più per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), in aumento dell'1,23%.
Sulla parità lo
spread, che rimane a quota 240 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 2,85%.
Tra i listini europei Francoforte, vanta un timido progresso dello 0,22%. Restano vicino alla parità
Londra (+0,16%) e
Parigi +0,22%.
A Milano il
FTSE MIB che si attesta sui valori della vigilia a 21.081 punti.
Apprezzabile rialzo a Milano per i comparti
costruzioni (+2,32%),
telecomunicazioni (+1,82%) e
vendite al dettaglio (+1,05%). Tra i più negativi della lista di Piazza Affari, troviamo i comparti
automotive (-1,47%),
bancario (-0,77%) e
chimico (-0,66%).
In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo
Buzzi Unicem (+4,57%),
Saipem (+2,54%),
Leonardo (+2,51%) e
Telecom Italia (+2,44%). Passa in negativo
Ferrari, -2,12%, nel giorno del
piano strategico.
Seduta negativa anche per le banche, come
Unicredit, -1,14% e
Intesa Sanpaolo, -0,88%.
Tra i protagonisti del FTSE MidCap,
El.En (+4,14%),
Diasorin (+3,09%),
Cattolica Assicurazioni (+1,98%) e
OVS (+1,84%). Le più forti vendite, invece, si manifestano su
Banca MPS, che prosegue le contrattazioni a -1,89%.