(Teleborsa) - Una mente
brillante e vivace unita a uno
spirito mai domo né sazio, per questo sempre in
evoluzione, capace di superare la parola
"limite" per spaziare verso
confini rimasti inesplorati o sconosciuti. In una parola,
geniale.
Leonardo Da Vinci,
"l'uno capace di diventare molteplice", incarnando più
talenti: fu scienziato, pittore, anatomista, musicista, astronomo, matematico, inventore, ingegnere, trattatista, si occupò di architettura e scultura, diventando emblema del
talento universale del Rinascimento, incarnando a pieno lo spirito
della sua epoca fino a portarlo alle maggiori
forme di espressione nei più disparati campi dell’
arte e della conoscenza.
L'UOMO AL CENTRO - Il più famoso tra i disegni di
Leonardo rappresenta l’unione simbolica tra
arte e scienza: l’uomo Vitruviano è perfetto all’interno di
due figure geometriche, il cerchio e il quadrato, forme considerate
perfette dal filosofo greco Platone.IL RAMARRO - Uomo di cultura, ma anche di spirito, tanto da essere definito
burlone. Giorgio
Vasari, storico illustre, svela un fatto
curioso. Sembra che Leonardo si divertisse ad impaurire gli amici che gli facevano visita facendo saltare fuori da una scatoletta un
piccolo ramarro con tanto di ali applicate e altre strane decorazioni.
Racconta Vasari ne
"Le Vite": "(Leonardo) fermò in un
ramarro, trovato dal vignaruolo di Belvedere, il quale era bizzarrissimo, di scaglie di altri ramarri scorticate, ali addosso con mistura d'argenti vivi, che nel moversi quando caminava tremavano; e fattoli gli occhi, corna e barba, domesticatolo e tenendolo in una scatola, tutti gli amici a i quali lo mostrava, per paura faceva fuggire".
500 ANNI DALLA MORTE DEL GENIO CHE ANTICIPO' IL FUTURO - Cinquecento anni fa, il
2 maggio 1519, ad
Amboise in Francia moriva colui che dipinse il
sorriso della Gioconda, enigmatico e imperscrutabile, sul quale da sempre si interrogano studiosi ed esperti alla ricerca del
segreto che nasconde. Leonardo, nato ad Anchiano, vicino a Vinci in provincia di Firenze, ha lasciato in eredità agli uomini un
patrimonio inestimabile, fatto da una grande quantità di meravigliose
opere e invenzioni. IL PRESIDENTE MATTARELLA VOLA DA MACRON - Da
Amboise, città nella Valle della Loria dove il genio toscano trascorse gli ultimi anni della sua vita, ospite del Re di Francia Francesco I, prendono il via oggi i festeggiamenti in grande stile per celebrare il 500esimo anniversario della sua scomparsa. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il suo omologo francese
Emmanuel Macron faranno visita alla tomba di Leonardo nel
castello reale e alla Clos Luce, la sontuosa casa padronale nelle vicinanze in cui Leonardo visse e morì. Dopo le
tensioni dell'ultimo periodo, Italia e Francia fanno le
prove di pace. Intanto è fittissimo il calendario di mostre, concerti ed eventi in tutta
Italia, in particolare a
Firenze. Ma non solo.
In occasione dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci l’aeroporto di Fiumicino, intitolato all’artista toscano dal multiforme ingegno, ospita la mostra
"Le ali di Leonardo. Il genio e il volo", organizzata da Adr con il sostegno della controllante
Gruppo Atlantia. Il percorso espositivo, che si potrà visitare fino a gennaio 2020, raccoglie le spettacolari macchine volanti progettate dall’immaginifico inventore e le animazioni dei suoi disegni.
A dare il benvenuto ai visitatori saranno il Presidente di Aeroporti di Roma,
Antonio Catricalà, e il Sindaco di Fiumicino,
Esterino Montino. All’inaugurazione saranno presenti anche il Presidente della Regione Lazio,
Nicola Zingaretti, e la prima cittadina di Roma,
Virginia Raggi.
I nuovi francobolli da collezione - Sempre nella giornata di oggi, intanto, verranno emessi dal Mise
quattro francobolli commemorativi di Leonardo con una tiratura di trecentomila esemplari di fogli, pari a 1,2 milioni di francobolli. I quattro francobolli, racchiusi all'interno di un foglio, riproducono ciascuno un'opera di Leonardo: il primo è un particolare degli "Studi di proporzioni del volto e dell'occhio"; il secondo è dedicato all'Adorazione dei Magi; il terzo è il "Ritratto di musico" e il quarto la "Testa di fanciulla" detta anche "La Scapiliata".